Luigi Morcaldi e Luciana RonchiLuigi Morcaldi e Luciana Ronchi

San Donato Milanese, il 64enne ha confessato il delitto ma ha negato la premeditazione

Ha confessato l’omicidio sostenendo che solo avrebbe voluto “spaventarla in modo violento”. Lo ha dichiarato interrogato dai pm di Milano, Luigi Morcaldi , parlando della relazione interrotta 3 anni fa con Luciana Ronchi. “Dottore, non so che dirle. Io queste cose le sentivo in tv”. 

‘Sono spariti 14000 euro, vivo da senzatetto’

Morcaldi ha negato la premeditazione (“ma stiamo scherzando? Non sapevo neanche da dove era oggi la Luciana. Dal 2022 io e lei non ci siamo mai parlati) parlando di un delitto “d’impeto” (“l’ho vista, mi è venuta una rabbia, un odio, mi è salito tutto il male che mi hanno fatto”). Nel verbale, a tratti confuso, ha fatto riferimento a soldi spariti e la sua condizione di senzatetto ospite del dormitorio ‘Casa Jannacci’: “Sono spariti 14.000 euro di oggetti di quella casa”

“Non sono andato a cercarla, lei stava attraversando via Grassini e li non so cosa mi è venuto; volevo dargli…non la volevo di certo ammazzare. Il coltello io lo porto sempre con me, da 30 anni, ho fatto questa cosa qua che non riesco a capire, 14 coltellate, pensavo 1, 2, 3” – ha dichiarato.

‘Non sono andato a cercarla, mi è salita la rabbia quando l’ho vista’

“Quando l’ho vista non ho capito più niente, la rabbia, ho visto nero; sono un assassino, non può cambiare niente, non Avrei voluto incontrarla. Io ho subito da lei una crudeltà disumana. Datemi l’ergastolo” – ha riferito nell’interrogatorio durato 20 minuti reso davanti ai pm di Milano Leonardo Lesti e Giovanni Tarzia . “Il coltello io lo porto sempre con me, da 30 anni”.

Luigi Morcaldi ha precisato che conosceva la vittima dal 1978 (non si erano mai sposati) e non ha negato i litigi avvenuti durante il periodo della separazione tre anni fa. “Ci mandavamo a quel paese, io le davo qualche schiaffo mai una cosa che ha superato il limite, mai sputato addosso almeno che mi ricordi, spintoni sì sì, non ricordo se è mai caduta per terra, mai una cosa che esce del sangue, solo scaramucce, cose normali. Erano liti frequenti”. Il 64enne ha parlato agli inquirenti con disprezzo del nuovo compagno della vittima e del figlio di 28 anni che avevano in comune.  

La lettera ‘torta avvelenata’ in auto, il video del momento dell’aggressione

L’uomo è stato visto la sera prima nei dell’appartamento dove l’ex moglie conviveva con il nuovo compagno, lo avrebbe riconosciuto una testimone che da almeno vent’anni conosceva la famiglia che abitava a Bruzzano, a nord di Milano, prima che i due si separassero tre anni fa.

Dentro la notizia, in onda su Canale 5, ha mostrato un fotogramma in cui si vede l’uomo, appena sceso dallo scooter, pochi istanti prima di accoltellare letalmente l’ex compagna, a pochi passi da lui.

Una lettera intitolata ‘La torta avvelenata” è stata trovata nell’auto di Luigi Morcaldi, intestata alla sorella. La missiva, secondo i primi accertamenti, era indirizzata alla donna e al figlio, ai quali si sarebbe rivolto su di loro “la sua rabbia e frustrazione”. A quanto apprende LaPresse, dalla visita psichiatrica cui è stato sottoposto il 64enne non sembrerebbero emergere particolari criticità.

Ex proprietario di un bar, viveva al dormitorio per senza fissa dimora ‘Casa Jannacci’

Luigi Morcaldi era ospite del dormitorio per senza fissa dimora ‘Casa Jannacci’ di Milano. L’uomo, ex proprietario di un bar in zona Piazza Bausan e da tempo disoccupato, sarebbe stato ospite della struttura di accoglienza temporanea di via Ortles da alcuni mesi.

Durante il punto stampa in Procura giovedì mattina gli inquirenti avevano confermato una presa in carico dei servizi sociali solo per quanto riguarda la condizione abitativa dell’uomo. Secondo la testimonianza agli atti della custode del palazzo di via Grassini in cui abitava la 62enne, dopo la separazione Morcaldi si sarebbe trasferito in via Bisnati.

Key Takeaways

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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