Nathan Trevallion è intervenuto a Dentro La NotiziaNathan Trevallion è intervenuto a Dentro La Notizia

Il legale: “I bambini mi hanno abbracciato. Ma chiedono di tornare a casa”

«Quando ci riporti a casa?». Sono state queste le prime parole del figlio più piccolo rivolte all’avvocato Giovanni Angelucci, legale della famiglia del bosco di Palmoli, in Abruzzo, al centro dell’ordinanza che ha disposto l’allontanamento dei tre bambini in una casa famiglia. Il racconto del legale, affidato all’Ansa, descrive un incontro carico di emozione: «Mi sono corsi incontro, mi hanno abbracciato. Erano sorridenti, ma con un filo di malinconia negli occhi».

Angelucci ha trovato i figli di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham «visibilmente provati», nonostante il tentativo di mantenere un clima sereno. Entro la prossima settimana, il legale depositerà il ricorso per chiedere la revisione del provvedimento.

La madre: pochi minuti con i figli, lacrime e shock emotivo

Il colloquio con la madre, anch’essa collocata nella struttura, è stato lungo e doloroso. «È molto scossa, ha pianto», racconta l’avvocato. La donna, attualmente sistemata al piano superiore, può vedere i figli solo per colazione, pranzo e cena: circa mezz’ora a pasto. Una presenza “a tempo”, che secondo il legale sta aggravando ulteriormente la fragilità emotiva della famiglia.

«Il primo obiettivo è ricongiungerli. Il secondo è riportarli nella loro casa, dopo i lavori richiesti, come il bagno adiacente all’abitazione», spiega Angelucci. Due passaggi che, però, difficilmente coincideranno nei tempi.

Il padre è crollato: “Casa fredda senza di loro”

Il legale si è poi recato a Palmoli per incontrare il padre dei bambini. L’uomo è in condizioni psicologiche delicate: «La notte scorsa è stato male, ha vomitato. Questa separazione forzata gli sta provocando uno scompenso notevole».

La descrizione è cruda: «A casa non c’è più il focolare domestico. Nonostante tutto, è consapevole di essere nel giusto e che la situazione si risolverà, anche se servirà tempo».

Il ricorso in arrivo e i tempi del possibile ricongiungimento

Il ricorso che la difesa di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham presenterà punta a contestare la misura dell’allontanamento, ritenuta sproporzionata e non urgente. Secondo Angelucci, esisterebbero alternative meno traumatiche, come un affiancamento dei servizi sociali senza separare i bambini dai genitori.

Il ricongiungimento, pur possibile, richiederà iter giudiziari e accertamenti tecnici, tra cui i lavori strutturali richiesti per l’abitazione della famiglia.

La politica si spacca: dal governo ai magistrati, il caso diventa nazionale

La vicenda è deflagrata anche sul piano politico. Sono intervenuti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri Matteo Salvini e Carlo Nordio e l’Associazione nazionale magistrati. Il dibattito è acceso: alcuni esperti sottolineano i rischi psicologici dell’allontanamento per i minori, altri difendono l’autonomia delle decisioni dei Tribunali dei minori.

La rete si infiamma e la giudice finisce nel mirino delle minacce

Sui social la discussione è degenerata, fino al punto di far comparire minacce rivolte alla giudice, Cecilia Angrisano, che ha firmato l’ordinanza. Offese pesanti Una deriva che ha portato a un coro di condanne da parte del mondo istituzionale e professionale.

Il 6 dicembre la protesta a Roma: “Non è solo il loro caso, riguarda tutti”

Intanto, amici e sostenitori della coppia hanno organizzato una manifestazione di solidarietà il 6 dicembre a Roma, davanti al ministero per la Famiglia e le Pari Opportunità. Parallelamente è stata avviata una nuova petizione online, la seconda, per chiedere la revisione dell’allontanamento.

Gli organizzatori scrivono: «Non riguarda solo una famiglia del bosco. Riguarda tutti noi».

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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