Il papà di Alessio Tucci: ‘Chiedo scusa a tutti, siamo distrutti’
Un’intera comunità ancora sconvolta e una famiglia distrutta da una tragedia che ha spezzato la vita di una ragazza di appena 14 anni. A Afragola, in provincia di Napoli, si continua a piangere Martina Carbonaro, uccisa brutalmente dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni. Il giovane ha confessato di averla uccisa con una pietra, dopo averla attirata in una trappola.
‘Ha visto una chat di un altro ragazzo ed ha perso il controllo’
«Chiedo scusa a tutti, siamo distrutti. Mio figlio è un bravo ragazzo, Martina era come una figlia per me e mia moglie» – ha dichiarato Domenico Tucci, il padre del ragazzo, ai giornalisti. «Non ce lo saremmo mai aspettati».
Secondo quanto raccontato dal padre, Alessio avrebbe perso il controllo dopo aver visto la ex chattare con un altro ragazzo: «Non era ossessionato, era innamorato. Crescevano insieme. Ma quella chat lo ha sconvolto». Una versione che però non trova pace né comprensione tra i genitori della vittima.
Il papà di Martina: ‘Era con me in auto mentre la cercavamo
Il papà di Martina, Marcello Carbonaro, racconta un episodio agghiacciante: «Alessio ha partecipato con noi alle ricerche. È salito in macchina con me, e io non sapevo che l’assassino di mia figlia era seduto accanto a me».
Dopo il delitto, il 19enne è tornato a casa, si è fatto una doccia, ha mangiato ed è uscito, come se nulla fosse. La madre di Martina, Enza Cossentino, chiede ora l’ergastolo per Tucci: «Chi le ha fatto del male deve pagare».
Ripercorrendo i giorni prima del femminicidio, emergono segnali che oggi assumono un significato inquietante. Tre settimane fa, Martina Carbonaro aveva confidato alla madre di aver ricevuto uno schiaffo da Alessio, ma di non voler creare problemi. «Mi ha detto: “Ho sopportato troppo, anche quello schiaffo. Ho sbagliato a farlo”», ricorda la madre, con la voce spezzata.
Autopsia fissata per il 3 giugno
E ora riaffiorano anche parole sospette pronunciate dalla madre di Alessio. Enza racconta: «Mi disse: “Stai attenta ai social, qualcuno può violentare e uccidere”. Allora sembrava un consiglio. Ora mi chiedo se fosse un avvertimento. Forse lei sapeva qualcosa».
Nelle prossime si terrà nel carcere di Poggioreale l’udienza di convalida del fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La Procura di Napoli Nord ha anche fissato per il 3 giugno l’incarico al perito per l’autopsia, che si terrà nello stesso giorno.
Il femminicidio di Martina è l’ennesimo caso di violenza di genere tra giovanissimi. Un episodio che scuote e interroga famiglie, scuole, istituzioni. «Non sapevo che mia figlia vivesse una relazione così tossica», conclude la madre. «Ma ora è troppo tardi. E io non potrò più abbracciarla».