Colpo da film al LouvreColpo da film al Louvre

Colpo al Louvre, presa di mira la Galleria di Apollo

Un colpo da film è stato messo a segno al Louvre di Parigi, dove una banda ha rubato nove gioielli storici della corona francese, tra cui spicca la corona dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Il furto ha avuto luogo nella celebre Galleria di Apollo, situata al secondo piano del museo con vista sulla Senna, famosa per la sua collezione di gemme storiche e per le teche illuminati con cura dagli esperti del Louvre fin dal 1889.

Bottino storico: Régent, Sancy e Hortensia

Tra i gioielli sottratti ci sono parure, collier, orecchini, due corone e una spilla, mentre tre dei pezzi più preziosi – il Régent, considerato uno dei diamanti più puri e spettacolari al mondo, il Sancy e l’Hortensia – sembrano essere rimasti intatti. La corona dell’imperatrice Eugenia, composta da 1.354 diamanti e 56 smeraldi, è stata invece ritrovata ma danneggiata. Un altro gioiello recuperato non è stato ancora identificato dalle autorità.

Laurent Nuñez, ministro dell’Interno francese, ha definito il bottino “di un valore inestimabile” e ha sottolineato la complessità dell’indagine, che vede coinvolti esperti e forze dell’ordine per ricostruire la dinamica del furto. Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero agito con estrema precisione, approfittando di una distrazione nella sorveglianza.

Le indagini e il recupero di due gioielli

La Galleria di Apollo custodisce una collezione unica, tra cui le gemme appartenute a Napoleone e all’imperatrice Maria Luisa. La perdita di questi gioielli non rappresenta solo un danno economico, ma anche storico e culturale, considerando l’importanza simbolica delle corone e delle parure per la storia francese.

Gli investigatori stanno lavorando per rintracciare i responsabili e recuperare i gioielli mancanti, mentre la sicurezza del museo è stata ulteriormente rafforzata. Il Louvre ha inoltre intensificato i controlli nelle sale e nelle aree di accesso, per evitare simili episodi in futuro.

Questo furto spettacolare riporta alla memoria altri colpi storici e conferma quanto siano ambite le gemme della corona francese, simbolo di potere e lusso di epoche passate.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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