Un arresto al centro della festa: fuga, arma sequestrata e un precedente inquietante
Durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto a Napoli, una notte che avrebbe dovuto essere un momento di gioia collettiva si è trasformata in un episodio di cronaca drammatico che ha scosso la città. Michele Napolitano, noto tiktoker 26enne con oltre 220mila follower, è stato arrestato dai carabinieri nei pressi di via Acton, a pochi passi dalla centralissima piazza del Plebiscito.
L’arresto: fuga e pistola abbandonata nei giardini di Molosiglio
Il giovane, in sella a uno scooter insieme ad altri due coetanei, ha tentato di superare un varco di interdizione al traffico, attirando l’attenzione dei militari della Compagnia Centro. Alla vista dei carabinieri, presumibilmente preoccupato da un controllo o da una perquisizione, Michele ha deciso di abbandonare il mezzo per darsi alla fuga. Durante l’inseguimento, i militari lo hanno visto gettare un oggetto nei giardini di Molosiglio: si trattava di una pistola.
L’arma recuperata era un revolver calibro 38 special, con matricola abrasa e carico di sei proiettili, circostanza che ha aggravato notevolmente la posizione del giovane. Nonostante la resistenza e qualche lieve ferita riportata dai carabinieri (con una prognosi di sette giorni), Napolitano è stato fermato e trasferito in carcere in attesa di ulteriori sviluppi.
Gli atti persecutori contro un minorenne
Le indagini successive hanno fatto emergere un quadro inquietante sulla vita privata del tiktoker. Già a febbraio 2024, infatti, Napolitano era stato denunciato per atti persecutori contro un ragazzo di appena 16 anni. Il motivo? Una vera e propria campagna di molestie e minacce, scaturita da un litigio durante una partita su un noto gioco multiplayer online.
La vittima è stata presa di mira con insulti e messaggi minatori sia via social che nella vita reale, generando una pressione psicologica tale da spingere il padre a sporgere denuncia e attivare le indagini. Questo episodio ha portato Michele sotto la lente della giustizia, e ora la sua posizione si complica ulteriormente per i fatti accaduti la notte dello scudetto.
La reazione della comunità e i prossimi passi delle indagini
L’arresto di una figura così seguita sui social ha scatenato reazioni contrastanti: da un lato il disappunto di chi riteneva Michele Napolitano un esempio per i più giovani, dall’altro la necessità di capire cosa abbia realmente spinto il ragazzo a comportarsi in modo così irresponsabile. La pistola con matricola abrasa apre scenari potenzialmente legati a crimini più gravi, motivo per cui gli accertamenti balistici saranno fondamentali per chiarire l’uso e la provenienza dell’arma.
I carabinieri mantengono il massimo riserbo sulle indagini in corso, mentre la comunità napoletana riflette sul peso della violenza e della criminalità anche all’interno del mondo dei giovani influencer digitali.