Il senza fissa dimostra francese scambiato per l'uomo incappucciatoIl senza fissa dimostra francese scambiato per l'uomo incappucciato

Ragazzo francese senza fissa dimora assalito dai residenti

Un grave episodio di giustizia sommaria si è verificato ieri, 21 maggio 2025, nel quartiere Quarto Oggiaro a Milano. Un giovane cittadino francese di 23 anni, da pochi giorni arrivato in città e senza fissa dimora, è stato aggredito da un gruppo di residenti. L’unica colpa? Trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

A dare notizia dell’accaduto è stato Lorenzo Galesi, vicepresidente del Municipio 8, con un post su Facebook. Galesi ha definito l’episodio come una “violenza ingiustificata nata da una spirale di paura e dicerie incontrollate” e ha collegato il fatto alla crescente allerta nel quartiere per la presenza di un presunto “uomo incappucciato”, accusato — secondo voci non verificate — di aggressioni e furti.


Due denunce ufficiali, ma la psicosi dilaga sui social

Secondo quanto emerso da un colloquio tra Galesi e le forze dell’ordine del commissariato di Quarto Oggiaro, attualmente esistono solo due denunce formali legate al cosiddetto “uomo incappucciato”: una risalente all’inizio di maggio e una seconda, più recente, con descrizioni completamente diverse dalla prima.

Una terza donna che avrebbe avuto un presunto incontro con il sospetto è stata invitata a sporgere denuncia, ma si è poi ritirata senza fornire alcun elemento concreto.
Tutte le altre notizie che circolano sono prive di fondamento, diffuse tramite gruppi WhatsApp e profili anonimi”, ha dichiarato Galesi, sottolineando come questo clima di sospetto stia “scatenando una pericolosa caccia alle streghe”.


Residenti si sostituiscono alla polizia: il pericolo delle ronde

L’esasperazione e la paura hanno spinto alcuni cittadini del quartiere a organizzare ronde non ufficiali. Tentativi improvvisati di controllo del territorio che, invece di garantire sicurezza, stanno contribuendo ad alimentare una situazione caotica e pericolosa.
“Gruppi di persone stanno agendo senza alcuna legittimità, minando il lavoro delle forze dell’ordine”, ha avvertito ancora il vicepresidente del Municipio 8.

L’appello alla calma: “Fidiamoci delle indagini, non dei social”

Galesi ha concluso il suo intervento con un appello al buonsenso:

“Serve un ritorno alla razionalità e al rispetto delle istituzioni. Non possiamo accettare che voci infondate condizionino la convivenza civile e, ancor peggio, portino alla violenza contro persone innocenti”.

L’episodio di Quarto Oggiaro è un esempio drammatico di come il potere dei social, se non gestito con responsabilità, possa degenerare in disinformazione e panico collettivo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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