Abusi sessualiAumenti per i docenti nel nuovo contratto per la scuola

Il contratto che divide: svolta o illusione?

Il 5 novembre 2025, all’Aran, è stato firmato il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca relativo al triennio 2022-2024. Coinvolti oltre 1 milione e 286 mila lavoratori tra insegnanti, Ata, ricercatori, tecnologi, personale universitario ed enti Afam. L’accordo prevede aumenti medi di 150 euro lordi mensili, con punte fino a 185 per i docenti più anziani e 240 per ricercatori e tecnologi. In arrivo anche arretrati vicini ai 2.000 euro per gli insegnanti e 1.427 per il personale amministrativo.

A firmare sono stati Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. Fuori dall’accordo la Flc Cgil, che definisce gli aumenti “insufficienti” rispetto all’inflazione accumulata nel periodo: “Non è valorizzazione, ma sopravvivenza”.


Aumenti, arretrati e fisco: cosa cambia davvero

Il contratto introduce incrementi mensili medi di 416 euro lordi per i docenti e oltre 300 per il personale ATA, frutto della somma tra risorse contrattuali e fondi straordinari. Previsti arretrati fino a 1.948 euro per i docenti e 1.427 per gli Ata.

Non solo. Arriva una tantum di 170 euro netti, il taglio dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% e un cuneo fiscale che garantisce fino a 850 euro netti l’anno. Fondi stanziati per garantire i rinnovi contrattuali fino al 2030.


Sanità, assicurazioni, agevolazioni: welfare scolastico inedito

Per la prima volta il contratto introduce un pacchetto strutturale di welfare: assicurazione sanitaria gratuita con rimborsi fino a 3.000 euro, copertura per infortuni sul lavoro, convenzioni per trasporti, mutui, conti correnti e beni di consumo. Inoltre, il personale scolastico rientra nel Piano Casa, con immobili a prezzi calmierati per chi lavora in città ad alto costo della vita.


Autorevolezza e disciplina: la scuola torna luogo di rispetto

Il ministro Giuseppe Valditara insiste sulla “dignità del docente”. Il contratto rafforza il voto in condotta, prevede la difesa legale gratuita per gli insegnanti aggrediti, sanzioni per chi offende il personale scolastico e il divieto di cellulari in classe. In caso di occupazioni violente, si promuove l’autogestione come forma legittima di confronto, ma nel rispetto del pluralismo.


Didattica e nuovi ruoli: il docente tutor prende forma

Spazio anche alla didattica innovativa. Nascono ufficialmente le figure del docente tutor e orientatore, con possibilità di guadagnare fino a 5.000 euro lordi annui in più. Continuano i progetti Agenda Sud, Agenda Nord e il Piano Estate. Per la prima volta, il personale scolastico entra nel dibattito abitativo nazionale.


La polemica con la Cgil: “Memoria corta”

Lo scontro politico si accende. La Cgil si sfila dalla firma e definisce il contratto “inadeguato e tardivo”. Valditara replica: “La Cgil ha la memoria corta”. Ricorda che l’ultimo contratto prima del blocco fu siglato nel 2009 e che per oltre dieci anni governi di ogni colore hanno prorogato i blocchi, nonostante una sentenza della Corte costituzionale ne dichiarasse l’illegittimità. “Il governo Meloni in tre anni ha firmato due contratti e sta per firmare il terzo. Il resto è propaganda”.


E adesso? Verso il rinnovo 2025-2027

Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo conferma: nel pubblico impiego gli aumenti complessivi tra 2022 e 2027 saranno tra il 12% e il 14%. Il governo punta a chiudere il contratto 2025-2027 già nel 2026. Giorgia Meloni rivendica: “Restituita continuità dopo anni di immobilismo”.

Per qualcuno è svolta storica. Per altri, solo un anticipo di campagna elettorale. La scuola italiana, come sempre, resta il campo di battaglia.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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