La lite in piena notte: ucciso 32enne ecuadoriano
È scoppiata intorno alla mezzanotte del 17 agosto la lite che ha portato alla morte di Jefferson Gabriel Garcia Jimenez, 32 anni, originario dell’Ecuador. L’uomo è stato aggredito in piazzale Ferrara, nel quartiere Corvetto di Milano, dal cognato Josè Bryan Vera Siguenza, 30 anni, disoccupato e con precedenti.
La dinamica dell’aggressione
Dopo un violento litigio scoppiato per questioni familiari, Vera Siguenza ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito più volte il cognato. Gravemente ferito, Garcia Jimenez è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza al Niguarda, dove è morto poco dopo.
Il movente: presunti maltrattamenti
Secondo quanto riferito dall’aggressore, il gesto sarebbe stato compiuto “per difendere la sorella” da presunti maltrattamenti del marito. Una versione che la donna avrebbe in parte ridimensionato durante le prime testimonianze raccolte dai carabinieri.
La fuga e l’arresto
Subito dopo l’aggressione, il 30enne si è dato alla fuga, nascondendosi nell’androne di un condominio poco distante. I carabinieri, grazie alle immagini delle telecamere e alle testimonianze di alcuni presenti, lo hanno rintracciato nel giro di poche ore. Alla vista dei militari ha confessato: “Mi avete preso, sono io, ho fatto una cazzata”.
L’indagine dei carabinieri
L’arma del delitto è stata ritrovata sul luogo dell’aggressione. L’uomo è stato portato in carcere a San Vittore con l’accusa di omicidio volontario. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima.
Un quartiere sotto shock
Il quartiere Corvetto è stato ancora una volta teatro di violenza. I residenti, testimoni dell’ennesimo episodio drammatico, raccontano di aver visto la scena tra urla, sangue e bambini presenti in strada. Un omicidio che lascia dietro di sé dolore e interrogativi sulla spirale di conflitti familiari che si è trasformata in tragedia.