L'omicidio si è consumato in una villetta di SaronnoL'omicidio si è consumato in una villetta di Saronno

L’anziano accoltellato nella villetta dove viveva con il figlio e la compagna

Un gesto estremo e ancora inspiegabile ha scosso profondamente la cittadina di Saronno, in provincia di Varese, dove nella tarda mattinata di lunedì 9 giugno 2025 è avvenuto un omicidio dai contorni inquietanti.

A perdere la vita è stato Romolo Baldo, 86 anni, ex operaio e vedovo, accoltellato all’interno della villetta in cui viveva con il figlio e la nuora Elena Pagani, 41 anni, ora fermata con l’accusa di omicidio volontario.

Il delitto in via Pio XI, a Cassina Ferrara. La scena del crimine: il coltello ancora in mano

Il dramma si è consumato all’interno dell’abitazione della famiglia Baldo, una villetta a schiera dai colori caldi, situata nel quartiere Cassina Ferrara, in via Pio XI, alla periferia di Saronno. In quel momento, la cittadina era impegnata nelle operazioni di ballottaggio per l’elezione del sindaco, ma in quella casa, lontano dai riflettori politici, si compiva una tragedia.

Secondo quanto ricostruito finora, sarebbe stata la stessa Elena Pagani, dopo aver compiuto il gesto, ad avvisare telefonicamente il compagno. Quest’ultimo ha immediatamente contattato il 112. Al loro arrivo, i carabinieri si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante: la donna era seduta sul divano con il coltello ancora in mano, lo stesso coltello che, stando alle prime analisi forensi, avrebbe inferto numerosi fendenti al corpo dell’anziano.

Nessun segnale, nessun urlo. La vita tranquilla della villetta

I vicini di casa sono ancora increduli: parlano di una famiglia riservata e cortese, senza apparenti conflitti. “Non abbiamo mai sentito grida, nemmeno questa mattina”, raccontano. La tragedia si è consumata nel silenzio più assoluto. “Ci siamo accorti che qualcosa non andava solo quando abbiamo visto arrivare carabinieri e ambulanza. Ma mai ci saremmo immaginati un omicidio”, ha detto una residente.

Indagini in corso: la Procura al lavoro per ricostruire dinamiche e movente

A coordinare le indagini è il sostituto procuratore Roberto Bonfanti della Procura di Busto Arsizio, presente sul posto insieme ai carabinieri della compagnia di Saronno, al reparto operativo, agli specialisti della Scientifica e al medico legale di Pavia.

Per ora non si contesta la premeditazione: dalle prime informazioni raccolte, il gesto non sarebbe stato pianificato, ma frutto di un’esplosione improvvisa di violenza, il cui innesco è ancora sconosciuto. Gli approfondimenti investigativi proseguono, con rilievi dettagliati all’interno e all’esterno della casa e con l’esame delle comunicazioni tra i membri della famiglia.

Elena Pagani è stata condotta in caserma a Saronno e sta rispondendo alle domande degli inquirenti. Il suo fermo dovrà essere convalidato nei prossimi giorni dal gip.

Chi era Romolo Baldo: ex operaio, vedovo, uomo attivo e benvoluto

Romolo Baldo era un uomo semplice e molto conosciuto in zona. Dopo una vita da operaio, rimasto vedovo, si era dedicato alla cura dell’orto e alla frequentazione dei centri per anziani. La figlia, che vive poco distante, è stata avvisata subito dai carabinieri.

Chi lo conosceva lo descrive come una persona mite, disponibile e ancora pienamente autonoma. La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto chi da anni lo vedeva ogni giorno dedicarsi alla casa e al giardino.

La villetta sotto sequestro, il quartiere sgomento: “Mai un litigio”

Via Pio XI è ora presidiata dalle forze dell’ordine. La casa è sotto sequestro in attesa di ulteriori rilievi tecnici. Nel quartiere la notizia ha fatto rapidamente il giro: nessuno riesce a spiegarsi quanto accaduto.

“Nessuna lite, nessun segnale. Una tragedia che lascia senza parole”, ripetono i vicini. Pagani, fino a oggi senza precedenti, conviveva con Baldo e il suo compagno da tempo. Ma nulla faceva presagire un’escalation simile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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