L’assalto alla gioielleria del Gran Shopping Mongolfiera
Un venerdì di fine settembre si è trasformato in un incubo per centinaia di clienti del Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta, in provincia di Bari. Poco dopo le 10:00 del 26 settembre, un uomo travisato con una maschera in silicone e armato di fucile ha fatto irruzione in una gioielleria della galleria, riuscendo a impossessarsi di alcuni preziosi.
La scena, da vero e proprio film d’azione, ha scatenato il panico tra dipendenti e clienti. Ma il colpo non è andato a buon fine. Durante la fuga, il rapinatore ha esploso alcuni colpi, mentre cercava di raggiungere l’uscita verso il parcheggio.
Il conflitto a fuoco e l’arresto
Nella concitazione, due militari dell’Arma – uno in servizio e l’altro in congedo – che si trovavano sul posto hanno reagito prontamente. Ne è nata una colluttazione violenta, alla quale si sono uniti anche alcuni cittadini presenti.
Dopo minuti di tensione altissima, l’uomo è stato immobilizzato e arrestato. Sul posto sono stati recuperati il fucile, diversi bossoli (almeno sette, secondo le prime ricostruzioni), la maschera e parte della refurtiva.
La Procura della Repubblica di Trani coordina ora le indagini, affidate ai Carabinieri della compagnia di Molfetta. Gli investigatori stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza e ascoltando i testimoni, per chiarire ogni passaggio della dinamica.
Due feriti, uno grave
Il bilancio dell’assalto conta due persone ferite:
- L’esponente delle forze dell’ordine di 75 anni, fuori servizio, rimasto colpito a una gamba, è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza al Policlinico di Bari. I medici hanno riscontrato una frattura scomposta di tibia e rotula destra. Si trova nella sala rossa del pronto soccorso, ma non sarebbe in pericolo di vita.
- Il presunto rapinatore, arrestato dopo la colluttazione, è stato anch’egli ricoverato con lesioni di varia natura. Non risulta colpito da proiettili: le ferite sarebbero conseguenza della lotta avuta con i militari e con alcuni avventori che hanno contribuito al fermo.
La nota del centro commerciale
“La sicurezza all’interno del centro commerciale è stata ripristinata grazie al lavoro in cooperazione tra le forze dell’ordine e il servizio di sicurezza interno” ha dichiarato la direzione del Gran Shopping Mongolfiera, sottolineando la piena collaborazione con le autorità nelle indagini.
L’area, subito transennata, è stata riaperta al pubblico solo dopo alcune ore, quando la situazione è tornata sotto controllo.
Le reazioni istituzionali
Il segretario generale regionale di UNARMA Carabinieri, Nicola Magno, ha definito l’episodio “un fatto di estrema gravità, per le modalità con cui il malvivente ha agito, armato e pronto a mettere a rischio la vita dei cittadini”.
Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha espresso gratitudine ai militari: «Grazie alla loro determinazione è stato possibile sventare una rapina e garantire la sicurezza dei cittadini. Auguro pronta guarigione al pensionato e ai carabinieri intervenuti».
Sicurezza nei luoghi pubblici sotto i riflettori
L’assalto di Molfetta riporta al centro il tema della sicurezza nei luoghi di aggregazione. Episodi così plateali, avvenuti in pieno giorno e davanti a decine di testimoni, rappresentano un campanello d’allarme.
“Questo episodio – ha aggiunto Magno – deve spingerci a rafforzare i presidi sul territorio e a garantire un maggior controllo nei centri commerciali e nei luoghi pubblici. La sicurezza dei cittadini non può essere messa in discussione”.
La comunità resta scossa: quella che doveva essere una mattina di shopping si è trasformata in un dramma di paura, spari e sangue.