La casa giapponese ha deciso di accettare la sfida dei trasporti sostenibili spaziali, completando con successo un test di lancio con un razzo completamente riutilizzabile. Sebbene Honda si trovi ancora in una fase di ricerca sperimentale, l’evento rappresenta un incredibile traguardo per l’azienda, che ha annunciato un lancio suborbitale entro il prossimo 2029.
Il razzo riutilizzabile di Honda
Il progetto è nato nel 2021, con l’intenzione di realizzare un razzo che potesse garantire stabilità di volo durante il lancio, nella discesa fino alla fase di atterraggio. I test hanno avuto inizio a partire dal 2024, nella città di Taiki, nell’isola di Hokkaido. Qui si è tenuto il volo di prova, che ha visto il razzo (alto poco più di 6 metri) atterrare a soli 37 centimetri dal target designato dopo aver raggiunto quota 300 metri in altezza.
Traguardo, questo, che non solo ha collocato immediatamente Honda nel settore spaziale nipponico, ma che ha anche portato la casa giapponese a diventare uno dei principali competitori di SpaceX, la società spaziale fondata dal tycoon statunitense Elon Musk. Al momento, tuttavia, non sembra che Honda sia interessata alla commercializzazione del suo razzo, piuttosto l’obiettivo focale è quello di investire in trasporti sostenibili e sicuri per il futuro.
Lo sviluppo delle tecnologie spaziali
L’ingresso di Honda nel mondo spaziale la dice lunga su come le tecnologie oggi a disposizione si prestino a obiettivi e scopi estremamente differenti, inerenti agli ambiti più disparati. Basta semplicemente pensare alle moderne piattaforme di gioco di nuova generazione, come i casinò online.
Questi portali, infatti, offrono ai giocatori una serie di tecnologie avanzate che includono portafogli digitali, realtà virtuale, streaming in tempo reale e titoli dalla resa grafica cinematografica come Book of Dead, oggi simbolo dell’evoluzione visuale nei giochi digitali.
Non è da escludere il fatto che dalle ricerche effettuate in area spaziale, potrebbero emergere tecnologie e scoperte che gioveranno anche al mondo delle motociclette e delle automobili, settore di cui Honda è leader mondiale.
Un nuovo competitor per SpaceX?
Dopo l’eccezionale traguardo riportato da Honda, il web è stato fin da subito inondato di riferimenti all’azienda SpaceX, che già qualche anno fa aveva realizzato un razzo riutilizzabile capace di essere manovrato perfettamente durante le fasi di lancio e di decollo. Senza ombra di dubbio, l’azienda americana fondata da Elon Musk lavora da molto più tempo nel settore spaziale, e ha già avuto l’opportunità di fare grossi passi avanti verso la sostenibilità ambientale legata al lancio di razzi e di altri sistemi di trasporto a propulsione.
Da questo momento in poi, però, il campo spaziale vedrà Honda come nuovo attore internazionale, il quale darà il suo contributo nella ricerca e nella sperimentazione. Che SpaceX abbia guadagnato un competitor, insomma, non è affatto da intendere come un aspetto negativo.
Si sa, con la concorrenza l’efficienza e la rapidità delle sperimentazioni viene amplificata, e così l’approdo di Honda nel mondo spaziale potrebbe fungere da preziosissimo stimolo per il lavoro di Elon Musk e del suo team. Non resta altro da fare che dare un’occhiata ai prossimi sviluppi, ai test e agli annunci che le due compagnie divulgheranno nei prossimi mesi.
Cosa aspettarsi dal futuro
Nel giro di pochissimi anni, 4 nello specifico, Honda è riuscita a realizzare il suo primo progetto di razzo riutilizzabile, ed entro il 2029 sarà possibile effettuare un test suborbitale. Malgrado ci si trovi ancora in una fase sperimentale, la roadmap insomma sembra essere chiara, con tempistiche e tappe ben definite.
Avere un nuovo attore impegnato nella ricerca dei trasporti spaziali è certamente un fattore positivo, che potrebbe contribuire presto a nuove scoperte finalizzate all’implementazione di razzi e dispositivi decisamente più sostenibili ed efficienti. Sarà necessario, dunque, osservare le nuove mosse del gigante giapponese, così come quelle di SpaceX, per capire cosa potrebbe esserci all’orizzonte del settore spaziale.