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Balla Nadia, balla felice nella penombra. Balla spensierata e libera da quel dolore con il quale convive forzatamente da un anno. Un dolce ricordo con i quali i colleghi della redazione de Le Iene hanno ricordato Nadia Toffa nel giorno dell’estremo saluto. Nel giorno del congedo terreno officiato da don Maurizio Patriciello nel Duomo di Brescia davanti a centinaia di persone. Parenti, amici, persone con le quali aveva condiviso mille battaglie. Ma anche gente comune che aveva imparato a conoscerla ed apprezzarla davanti al piccolo schermo. Conquistata dal suo sorriso e dallo spirito guerriero con il quale aveva affrontato il terribile male.
Don Maurizio Patriciello: ‘Sei stata capace di unire il nord con il sud’
Il feretro bianco coperto di rose, la cravatta nera depositata da Davide Parenti, ideatore del programma di Italia 1, e la commossa omelia del parroco di Caivano, simbolo della lotta nella terra dei fuochi e voluto da Nadia, come sua ultima volontà, per celebrare il suo funerale. “Sei stata capace di unire il nord con il sud è mettere in subbuglio l’Italia. Nadia è arrivata dove la gente era più bistrattata e maltrattata”. Come ha ricordato Parenti nelle scorse ore la Iena era consapevole del suo destino ma, pur sofferente, ha continuato a lavorare finché ha potuto. A sorridere e ballare, proprio come nel video postato sul profilo ufficiale della redazione, nonostante il dolore, nonostante quel maledetto ‘mostro’ che l’ha sottratta appena quarantenne ai suoi affetti più cari. Nadia balla nell’ombra… e nell’ombra continuerà vigilare su abusi e soprusi da inviata speciale dall’aldilà.
