Google cambia le regole: addio all’indirizzo “per sempre”
Dopo anni di attesa, Google compie un passo che milioni di utenti aspettavano: la possibilità di cambiare il proprio indirizzo Gmail senza dover creare un nuovo account. Una svolta che mette fine a uno dei limiti più discussi dell’ecosistema Google, da sempre legato all’idea che l’indirizzo @gmail.com fosse immutabile.
La novità è emersa da una pagina di supporto ufficiale – attualmente visibile in lingua hindi – e confermata da più segnalazioni tecniche. Il rollout è graduale, ma il segnale è chiaro: Google ha deciso di rendere più flessibile l’identità digitale dei suoi utenti.
Cosa cambia davvero: non solo un alias, ma un nuovo indirizzo
A differenza delle soluzioni adottate finora, non si tratta di un semplice alias temporaneo. La nuova funzione consente di modificare l’indirizzo Gmail principale, mantenendo però tutti i dati, le email, i contatti e i servizi collegati.
Il vecchio indirizzo non viene eliminato: diventa automaticamente un alias. Questo significa che:
- le email inviate al vecchio indirizzo continueranno ad arrivare;
- sarà possibile accedere all’account usando sia il nuovo che il vecchio indirizzo;
- nessun dato verrà perso, da Gmail a Drive, passando per Foto, YouTube e app collegate.
Una soluzione pensata per chi, negli anni, ha cambiato nome, cognome, lavoro o semplicemente vuole abbandonare un indirizzo creato in adolescenza.
Come funziona il cambio di indirizzo Gmail
Secondo quanto riportato nella documentazione ufficiale, la procedura sarà disponibile all’interno delle impostazioni dell’account Google, nella sezione:
Account Google → Informazioni personali → Email
Da lì sarà possibile scegliere un nuovo nome utente mantenendo il dominio @gmail.com. Tuttavia, la funzione non sarà immediatamente disponibile per tutti: Google ha avviato un rilascio graduale, probabilmente per testarne l’impatto e prevenire abusi.
Limiti e restrizioni: cosa sapere prima di cambiare
Google ha imposto alcune regole precise per evitare utilizzi impropri:
- il cambio di indirizzo potrà avvenire una sola volta ogni 12 mesi;
- ogni account potrà effettuare un numero limitato di cambi (in genere fino a tre);
- il nuovo indirizzo non potrà essere eliminato;
- il vecchio indirizzo resterà per sempre associato all’account.
Inoltre, alcune funzioni potrebbero impiegare del tempo per aggiornarsi: eventi di calendario, app di terze parti o servizi esterni potrebbero continuare a mostrare l’indirizzo precedente per un certo periodo.
Perché Google introduce questa funzione proprio ora
Dietro la scelta c’è una strategia precisa. L’identità digitale oggi non è più statica: cambiano lavori, nomi, ruoli professionali. Costringere gli utenti a mantenere per sempre un indirizzo creato anni prima non è più sostenibile.
Allo stesso tempo, Google deve proteggere il proprio ecosistema da abusi, frodi e furti d’identità. Da qui l’approccio prudente: apertura sì, ma con limiti chiari e controlli stringenti.
Cosa significa per gli utenti
Per milioni di persone questa novità rappresenta una piccola rivoluzione:
- niente più migrazioni forzate tra account;
- nessuna perdita di email o dati;
- maggiore coerenza tra identità personale e digitale.
Resta fondamentale, però, usare la funzione con consapevolezza: un cambio di indirizzo può avere effetti su accessi salvati, servizi esterni e comunicazioni professionali.

