Alessandro BascianoAlessandro Basciano

Il botta e risposta con Selvaggia Lucarelli

“Mettilo tu il braccialetto”. Alessandro Basciano torna al centro delle polemiche: il dj e ex concorrente del Grande Fratello Vip si rifiuta di indossare il braccialetto elettronico, misura preventiva disposta dalla magistratura. Tra infortuni, controversie legali e critiche social, Basciano è stato protagonista di un botta e risposta al vetriolo con Selvaggia Lucarelli. La giornalista ha ricostruito nei dettagli la conversazione nella sua newsletter, Vale Tutto.


Il rifiuto del braccialetto elettronico: ‘Mettilo tu’

Alessandro Basciano, 35 anni, accusa la misura del braccialetto elettronico di essere ingiusta e afferma: «Io sono finito alla gogna mediatica perché sono stato associato a dei casi di violenza reale. È questa la cosa brutta». Il dj è stato ripreso sui social in palestra senza il dispositivo: secondo lui, l’assenza è dovuta a un infortunio che lo ha costretto al pronto soccorso.

Il contatto con la giornalista Selvaggia Lucarelli ha permesso a Basciano di spiegare che da allora il braccialetto non è mai stato rimesso, ma che la decisione è supportata da referti medici e da una PEC inviata ai magistrati. L’avvocato Leonardo D’Erasmo ha precisato che il dj è pronto a rispettare l’ordinanza se necessario, ma denuncia l’incredulità con cui la stampa ha trattato il caso.


Conseguenze della gogna mediatica e crisi economica

Basciano racconta anche le ripercussioni personali e professionali: «Io prima guadagnavo 25.000, 30.000 euro al mese. Mi hanno cancellato tutte le date in Italia e adesso lavoro all’estero». Le spese da sostenere includono affitti, mantenimento della figlia Celine Blue (circa 500 euro) e altre incombenze quotidiane. Per coprire i costi, il dj ha venduto anche alcuni orologi, sostenendo di aver subito una perdita economica consistente negli ultimi 10 mesi.

Sul fronte lavorativo, Basciano dichiara di percepire oggi guadagni molto ridotti, tra 1.000 e 1.500 euro a serata, e di aver subito un significativo impatto sulla sua reputazione a causa delle accuse e della risonanza mediatica del caso.


La dinamica legale: denunce, ordinanza e controversie

Basciano è stato accusato di stalking e aggressione nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni, denunce che lui definisce infondate o esagerate. L’ordinanza del 14 agosto che ha imposto il braccialetto è stata applicata settimane dopo, ma il dj insiste che dieci mesi fa il tribunale aveva dichiarato che il reato non sussisteva, riconoscendo solo una scompostezza verbale senza pericolosità.

«Il braccialetto elettronico è una misura preventiva – afferma Basciano – lo hanno messo anche alla mia amica che è un’animalista. Perché non tieni conto dell’ordinanza della procura di Milano?». L’ex concorrente denuncia la pressione della stampa e la strumentalizzazione mediatica del suo caso.


La versione di Basciano e la relazione con Sophie Codegoni

Il dj sostiene che la sua relazione con Sophie Codegoni fosse altalenante e reciproca, e che gli episodi contestati non riflettano la realtà completa. Racconta episodi controversi, come il ritorno temporaneo della ex convivente, e critica il modo in cui la vicenda è stata resa pubblica.  “Questa ragazza non se la ca*a nessuno. È andata in tv perché da 8 mesi non lavorava. E adesso strumentalizza tutto”.

Basciano ribadisce: «Per dieci mesi mi hanno massacrato, manco lavoro più, devo dare da mangiare ai miei figli». Accusa la stampa di diffamazione e sottolinea il peso della gogna mediatica sul suo lavoro e sulla vita personale.


Conclusione: tra diritto alla difesa e percezione pubblica

Il caso di Alessandro Basciano rappresenta un esempio di come le misure preventive, le denunce e la copertura mediatica possano influire sulla vita personale e professionale di un individuo. Tra infortuni, referti medici, ordinanze giudiziarie e polemiche pubbliche, il dj si dichiara pronto a collaborare con le autorità, ma contesta con forza l’interpretazione e la diffusione della vicenda da parte dei media.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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