Fedez al congresso di Forza Italia GiovaniFedez al congresso di Forza Italia Giovani

Un tema cruciale per il futuro: la salute mentale

Durante il Congresso Nazionale dei Giovani di Forza Italia tenutosi a Roma, Fedez ha acceso i riflettori su un tema tanto urgente quanto sottovalutato: la salute mentale.

“Il tema della salute mentale è il problema dei prossimi 15 anni. Non può essere un lusso e oggi, purtroppo, lo è”.

Con queste parole, il rapper ha denunciato pubblicamente la difficoltà di accesso al supporto psicologico nel nostro Paese, evidenziando il fallimento delle istituzioni nel rispondere a una domanda crescente e drammatica.


Il bonus psicologo è insufficiente

“Il bonus psicologo non riesce ad accontentare le richieste che sono enormi”.

Fedez ha sottolineato come il bonus psicologo, pur essendo un’iniziativa lodevole, sia ben lontano dal soddisfare la reale esigenza di sostegno psicologico tra i cittadini. Ma il problema non si ferma qui.

“La distribuzione di psicologi sul territorio non riesce a esaudire la richiesta che vi è”.

Secondo l’artista, il vero ostacolo è la mancanza di un’infrastruttura adeguata: pochi professionisti, distribuiti male, e quasi totale assenza del tema nel dibattito politico nazionale.


“Sta a voi portare questo tema al centro”

Fedez ha lanciato un appello diretto ai giovani presenti al congresso:

“Sta a voi portare al centro questo tema. Io non l’ho mai sentito affrontare seriamente nella politica italiana.”

In un contesto dove troppo spesso la salute mentale viene relegata a un argomento secondario o tabù, l’intervento del rapper si pone come una chiamata all’azione per una nuova generazione di politici e cittadini consapevoli.


Politica, confronto e coerenza

Il rapper ha anche risposto alle critiche sulla sua presenza a un evento legato a Forza Italia, dichiarando:

“Capisco l’indignazione, ma negli anni non mi sono mai sottratto al confronto su idee diverse dalle mie.”

Ha poi aggiunto un’accusa diretta alla sinistra:

“Quando nei miei podcast invito una controparte di sinistra a fronte di un interlocutore di destra, si rifiutano sempre di sedere al tavolo del dibattito. È un atteggiamento che non condivido e non comprendo.”

Un messaggio chiaro a favore del dialogo tra visioni politiche opposte, elemento fondamentale per una democrazia sana.


“Oggi non voterei nessuno”

Alla domanda su come voterebbe oggi, Fedez è stato netto:

“Oggi io non voterei nessuno.”

Ha colto l’occasione per esprimere la sua opinione sull’attuale sindaco di Milano, Beppe Sala:

“Mancano due anni e Sala non si può ricandidare. Questa è una cosa buona, un’ottima notizia. Un sindaco influencer anche no.”


Periferie, progetti concreti e cultura dal basso

Fedez ha raccontato il suo impegno nelle periferie milanesi, in particolare a Rozzano, dove ha contribuito alla riqualificazione di un parco:

“Ho toccato varie periferie e ho cercato di restituire un po’ dei risultati raggiunti alla periferia che mi ha formato. A Rozzano abbiamo ristrutturato tutto il parco, creato uno skate park e un campo da basket.”

Non solo riqualificazione urbana, ma anche una proposta concreta:

“Serve una calendarizzazione di eventi nelle periferie, non solo grandi eventi al centro di Milano. Vi parlo della mia città, ma vale per tutte le grandi città.”


Aneddoto con Elon Musk e la pandemia

Tra i momenti più sorprendenti del suo intervento, Fedez ha raccontato un retroscena inedito del periodo Covid:

“Durante il Covid, dopo aver contribuito alla costruzione di un reparto di terapia intensiva, sono stato contattato dalla famiglia di Elon Musk. Mi dissero che voleva donare respiratori, ma voleva capire le esigenze Paese per Paese.”

Il rapper si è trovato a fare da intermediario per dieci giorni:

“A un certo punto ho chiamato Di Maio e gli ho detto: ‘Smazzatela tu perché io non ce la faccio’.”

“Alla fine ho chiesto alla moglie del fratello di Musk perché non avessero contattato direttamente il ministro degli Esteri. Mi ha risposto: ‘Perché ci fidiamo più di te che di loro’.”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *