Matthew PerryMatthew Perry

Un medico californiano, Salvador Plasencia, si è dichiarato colpevole di aver fornito illegalmente ketamina all’attore Matthew Perry, poco prima della sua morte per overdose accidentale il 28 ottobre 2023. La notizia è stata confermata dai procuratori federali degli Stati Uniti e segna un importante passo nel processo legale che coinvolge un presunto “network clandestino” di fornitori della sostanza.


La ketamina e l’uso controverso

La ketamina è un anestetico usato in ambito clinico anche per trattare la depressione, ma il suo utilizzo ricreativo è da tempo al centro di controversie. Nel caso di Matthew Perry, l’attore stava assumendo ketamina regolarmente sotto prescrizione medica per la sua depressione, ma avrebbe cercato dosi supplementari non autorizzate.

Secondo i documenti giudiziari, il medico Plasencia avrebbe venduto personalmente ketamina all’attore e al suo assistente, insegnando loro anche come iniettare il farmaco e fornendo ulteriori fiale da tenere a casa. Tra il 30 settembre e il 12 ottobre 2023, sarebbero state vendute 20 fiale da 5 ml di ketamina ad alta concentrazione.


Il “network clandestino” e le accuse

Plasencia è uno dei cinque imputati coinvolti nel caso, accusati di distribuire illegalmente ketamina ad uso ricreativo a Perry. In un messaggio citato dagli inquirenti, un altro medico coinvolto definiva Perry un “idiota” e discuteva di quanto fosse disposto a pagare per ottenere dosi extra.

La dichiarazione di colpevolezza di Plasencia potrebbe comportare una condanna fino a 40 anni di carcere. L’avvocato del medico non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali al momento.


Implicazioni e riflessioni sul fenomeno

Il caso mette in luce l’uso crescente e spesso incontrollato della ketamina negli Stati Uniti, non solo nel mercato illegale ma anche attraverso professionisti della sanità coinvolti in pratiche rischiose. L’abuso di sostanze anestetiche solleva questioni importanti sulla regolamentazione e la sicurezza dei trattamenti medici.

Matthew Perry, noto al grande pubblico per il ruolo di Chandler Bing nella serie “Friends”, aveva reso pubbliche le sue lotte con la dipendenza e la depressione. La sua morte ha lasciato un impatto profondo su milioni di fan in tutto il mondo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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