Matilda De Angelis rompe il silenzio a poche ore dalla cerimonia dei Nastri d’Argento, esprimendo un’opinione forte e personale sulla vittoria condivisa del premio come miglior attrice non protagonista, ottenuto insieme a Elodie per il film Fuori di Mario Martone. In un’intervista al Fatto Quotidiano, l’attrice 29enne ha dichiarato che dividere un premio tra due persone è «molto strano» e addirittura «irrispettoso», in quanto toglie valore alla singolarità e all’impegno personale di ciascun artista.
La posizione di Matilda De Angelis sul premio condiviso
Durante l’intervista, De Angelis ha spiegato che «quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità». Per lei, quindi, attribuire un riconoscimento a due interpreti contemporaneamente è una pratica che svilisce il valore del premio stesso. L’attrice ha poi precisato che i premi «non valgono nulla» per lei e non sono il motivo per cui fa questo mestiere, che ama per la sua dimensione creativa e divertente, altrimenti «sarebbe tra i più brutti del mondo».
La polemica nasce proprio dal fatto che la sua vittoria è stata condivisa con Elodie, cantante diventata attrice, e da questa situazione sono scaturite riflessioni sulle dinamiche di attribuzione dei premi nel mondo del cinema italiano.
La replica del Sindacato Giornalisti Cinematografici e il contesto del premio
A rispondere alle parole di De Angelis è Laura Delli Colli, presidente del Sindacato giornalisti cinematografici che assegna i Nastri d’Argento. Delli Colli ha spiegato che candidare insieme gli attori nei film corali è una prassi consolidata, e che nel caso di Fuori la scelta è stata motivata dalla forte interazione tra le tre attrici protagoniste: De Angelis, Elodie e Valeria Golino. «Sono un unicum nel racconto del film», ha sottolineato Delli Colli.
La presidente ha inoltre ricordato che ai David di Donatello può accadere che due attrici dello stesso film compaiano nella stessa cinquina, ma lì non si premiano ex aequo. Nel caso dei Nastri, la modalità della premiazione può prevedere una vittoria condivisa quando la forza collettiva delle interpretazioni è tale da non poter essere divisa senza perdere significato.
Delli Colli ha anche toccato un punto sensibile: il sospetto, talvolta, verso chi proviene da altri mondi artistici come la musica. «La storia del cinema è piena di non professionisti che hanno lasciato un segno importante, dai tempi del neorealismo», ha ricordato.
Le dichiarazioni sull’industria cinematografica e i progetti futuri
L’attrice ha parlato anche del suo prossimo progetto internazionale, la serie Dracula diretta da Luc Besson, che sarebbe dovuta essere girata in Italia ma ha subito un rallentamento a causa delle incertezze legate al tax credit. Matilda De Angelis ha espresso preoccupazione per la situazione del cinema italiano, definendo lo stato attuale come un «appiattimento generale» dovuto alla mancanza di investimenti e sostegno istituzionale.
«Non ci sono soldi per noi, non c’è investimento», ha affermato, mettendo in luce la precarietà e la difficoltà del settore, e auspicando un cambiamento «dal basso».
L’amicizia con Elodie e la conclusione
Nonostante la polemica sul premio, De Angelis ha più volte ribadito la sua amicizia con Elodie, chiarendo che la critica riguarda il sistema dei premi e non il rapporto personale con la collega.
La discussione sul valore e il significato dei riconoscimenti artistici resta aperta, con opinioni contrastanti ma accomunate dalla passione per il cinema e per l’arte.