Il post criptico e le ipotesi sul futuro di Mentana
“Il 2 luglio radunerò nello stesso studio in cui ci conoscemmo 15 anni fa tutti coloro che hanno contribuito a questa lunga cavalcata.”
Con queste parole, pubblicate nei giorni scorsi su Facebook, Enrico Mentana, storico direttore del TgLa7, ha scatenato un’ondata di speculazioni su un suo possibile addio alla rete. Un post sentito, celebrativo, ma anche denso di quella retorica tipica dei commiati, che ha spinto molti – anche tra colleghi e addetti ai lavori – a interpretarlo come il preludio a un divorzio professionale imminente.
Il chiarimento: “Non ho mai detto che vado via”
La reazione del pubblico non si è fatta attendere. Tra chi lo ha ringraziato per 15 anni di informazione indipendente e chi ha iniziato a chiedersi “e adesso chi lo sostituisce?”, Mentana ha scelto di intervenire nuovamente, stavolta con toni più diretti.
“Non ho mai scritto né detto che vado da qualche altra parte”, ha chiarito sui social.
“Non scomparirò! E un saluto speciale a tutti gli odiatori, professionali e dilettanti, e ai calunniatori malvissuti. È un onore e un privilegio sapervi così inutilmente livorosi.”
Parole che suonano come una smentita, ma che non dissolvono del tutto il sospetto che qualcosa si stia muovendo dietro le quinte.
Cairo rassicura: “Con Mentana tutto tranquillo”
Interpellato da LaPresse, Urbano Cairo, presidente di La7, ha smorzato le voci di crisi:
“Mentana va via da La7? Ha fatto il primo post, poi il secondo e il terzo, si è risposto da solo. Io sono tranquillo, ho un rapporto con lui da 12 anni, non vedo problemi.”
Un rapporto solido, confermato anche dai numeri e dal ruolo centrale che Mentana ha avuto per l’identità editoriale della rete. Ma le parole del direttore continuano ad alimentare le ipotesi.
I possibili motivi del malessere: linea editoriale o rottura personale?
Secondo alcune indiscrezioni rilanciate da Dagospia, le ragioni di un possibile addio non sarebbero legate a questioni economiche, quanto piuttosto a divergenze sulla linea politica ed editoriale del Tg. Un déjà vu per il giornalista, che nel 2004 fu praticamente estromesso dal Tg5 proprio per i contrasti con Silvio Berlusconi.
Nei giorni scorsi si era parlato anche del malumore di Mentana dopo una vignetta pubblicata da Travaglio con La7 che ha smentito possibili veti nei confronti del direttore de Il Fatto quotidiano. Inoltre, luglio è il mese in cui La7 presenterà i nuovi palinsesti: un’occasione chiave per ridefinire ruoli, progetti e strategie. E proprio in quel contesto potrebbe arrivare un annuncio ufficiale.
Contratto fino al 2026, ma la decisione può arrivare prima
Ufficialmente, il contratto di Enrico Mentana scade a fine 2026, ma nulla vieta un passo indietro anticipato. L’impressione è che, al di là delle dichiarazioni pubbliche, il giornalista stia valutando se proseguire o meno questa lunga esperienza.
“Il più grande insegnamento è un altro: devi capire tu quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri, o il pubblico, a dirtelo”, ha scritto. Una riflessione che lascia intendere come il discorso non sia chiuso, e che ogni decisione sarà presa sui tempi e modi scelti da Mentana.
Saluto o provocazione?
Al momento, tutto resta nel campo delle ipotesi e delle interpretazioni. Ma in un mondo come quello televisivo, dove ogni parola pubblica ha un peso, il post di Mentana ha aperto una finestra su una possibile nuova fase. Forse l’addio non è imminente, ma il dubbio resta: Enrico Mentana è pronto a scrivere l’ultimo capitolo del suo TgLa7?