Botta e risposta a È sempre Cartabianca
«Basta bugie. Basta fare propaganda politica sulla pelle della popolazione civile a Gaza». Con queste parole Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, ha replicato ad Enzo Iacchetti durante la trasmissione È sempre Cartabianca su Rete 4.
Il confronto è stato acceso. L’attore e conduttore aveva accusato il governo di non fare abbastanza per la popolazione palestinese. «Non è vero che non abbiamo fatto nulla – ha ribattuto Tajani – l’Italia ha inviato decine di tonnellate di aiuti e ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza. Gli italiani devono sapere la verità». Poi la stoccata personale: «Iacchetti fa il comico benissimo, ma quando parla di politica non sa di cosa discute».
La replica dell’attore
Nessun dietrofront da parte di Iacchetti che ha confermato la sua posizione. Tornato in studio una settimana dopo lo scontro con Eyal Mizrahi, presidente degli Amici di Israele, ha denunciato di aver ricevuto minacce, alcune di morte, in seguito alle sue dichiarazioni.
«Ho già consegnato tutto alla polizia postale – ha spiegato –. C’è chi mi scrive persino l’orario in cui verrebbe a uccidermi. Non si scherza con queste cose».
L’attore ha ribadito la propria posizione: «Ripeterei tutto quello che ho detto. Quando muoiono migliaia di bambini non ci può essere contraddittorio. Non sono un violento, non farei male nemmeno a una mosca».
La carriera condizionata dalle prese di posizione
Nell’intervista a Fanpage.it, Iacchetti ha raccontato di aver subito ripercussioni anche sul lavoro. «Ho perso occasioni di spettacoli e serate. Alcuni mi hanno detto che posso partecipare solo se non parlo di Gaza. Ma per me è intollerabile».
Secondo il conduttore, la sua esposizione pubblica sul conflitto ha cambiato le prospettive professionali: «Ho contratti teatrali fino al 2028, ma fatico a ottenere gli stessi inviti dell’anno scorso. Alcuni organizzatori hanno paura che io dica quello che penso anche sul palco».
La popolarità sui social e nelle piazze
Paradossalmente, le polemiche hanno accresciuto la sua visibilità. «Non mi aspettavo di vedere la mia foto nelle manifestazioni di Milano, Roma o Bologna», ha ammesso. Nonostante dichiari di non essere legato ai social, le sue frasi sono diventate virali, trasformandolo in una delle voci più discusse del dibattito su Gaza.
La posizione del governo
Dal canto suo, Tajani difende la linea dell’Italia: sostegno umanitario, pressione diplomatica e equilibrio nelle relazioni internazionali. Una posizione non semplice, in un contesto dove le accuse reciproche si intrecciano con le sensibilità politiche interne.
La polemica con un personaggio televisivo come Iacchetti dimostra quanto la questione mediorientale sia diventata terreno di scontro non solo diplomatico, ma anche culturale e mediatico.

