Handball e fair play ricordando Paolo MasulloHandball e fair play ricordando Paolo Masullo

Una giornata di sport e memoria

Una giornata all’insegna del sano agonismo, dello sport e dell’amicizia. Così si è svolta la seconda edizione del Memorial “Paolo Masullo”, torneo open di pallamano dedicato al giovane scomparso prematuramente vent’anni fa. L’evento, ospitato al palazzetto dello sport di Pontecagnano, ha visto la partecipazione di diverse squadre maschili e femminili, unite dal desiderio di onorare la memoria di Paolo attraverso il linguaggio universale dello sport.

Paolo Masullo, una passione per la pallamano

Appassionato sostenitore dell’Handball Salerno negli anni ’90, Paolo Masullo era noto per la sua capacità di aggregare e coinvolgere i giovani intorno a sé. Alla cerimonia erano presenti i suoi familiari, amici e il presidente dell’associazione a lui intitolata, Pippo Lamberti, testimoniando il forte legame che ancora oggi unisce la comunità al ricordo di Paolo.

Le gare: spettacolo e fair play

Il torneo è iniziato alle ore 10.00 e si è concluso nel pomeriggio, con partite che hanno regalato emozioni e un buon livello tecnico:

  • Starteam Salerno Handball maschile vs Sannio B: 19-20
  • Starteam Salerno Handball maschile vs Sannio A: 24-13
  • Starteam Salerno Handball femminile vs HandRoma femminile: 13-5
  • HandRoma vs Starteam Salerno Handball femminile: 9-8

Grazie alla differenza reti, a trionfare sono state la Starteam Salerno Handball maschile e la Starteam Salerno Handball femminile.

Premi e riconoscimenti

A premiare le squadre vincitrici, il delegato regionale FIGH Luca Luciani per la formazione maschile, e Gianluca Masullo – fratello di Paolo – per la squadra femminile. Emozionante anche il momento in cui Lucio Mucci (Starteam Salerno) e Graziana Mauro (Handball 00) hanno consegnato un omaggio alla signora Rosa Egidio Masullo, madre di Paolo.

Un messaggio che va oltre lo sport

Il Memorial Paolo Masullo non è stato solo un torneo, ma un’occasione di condivisione, memoria e valori. Una dimostrazione concreta di quanto lo sport possa unire e far rivivere, nel ricordo, le passioni di chi non c’è più.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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