William VigarWilliam Vigar

La tragedia durante una partita

Una partita di campionato locale, un’azione di gioco apparentemente ordinaria e poi la tragedia. Billy Vigar, 21 anni, ex attaccante dell’Academy dell’Arsenal, è morto dopo aver riportato una grave lesione cerebrale durante l’incontro tra il suo Chichester City e il Wingate & Finchley, valido per la Isthmian League Premier Division. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane calciatore si sarebbe scontrato violentemente contro un muro di cemento mentre cercava di evitare che il pallone uscisse dal campo. Subito soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, era stato posto in coma farmacologico. Nonostante un delicato intervento chirurgico, le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi: Billy è deceduto giovedì mattina.

Una carriera iniziata all’Arsenal

Nato e cresciuto a Worthing, Vigar aveva intrapreso la carriera calcistica sin da ragazzino. A 14 anni era stato notato dagli osservatori dell’Arsenal ed era entrato a far parte del prestigioso settore giovanile di Hale End. Nel 2020 aveva firmato la borsa di studio, due anni dopo il contratto da professionista e fino al 2023 aveva vestito la maglia dell’Under 21 dei Gunners, collezionando presenze in Premier League 2 e nell’EFL Trophy. Un percorso che lo aveva portato ad ispirarsi a compagni di Academy come Bukayo Saka, oggi stella della nazionale inglese.

I prestiti e il trasferimento al Chichester

Dopo l’esperienza con i Gunners, Vigar aveva cercato continuità in squadre di categoria inferiore. Nel 2023 era approdato in prestito all’Eastbourne Borough, collezionando 32 presenze, prima di passare all’Hastings United. Nell’estate del 2024 aveva scelto il Chichester City, club non professionistico di Step 3, desideroso di rilanciarsi e trovare la giusta maturità calcistica. Il destino, però, gli ha riservato una sorte drammatica.

Il cordoglio del mondo del calcio

La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo del calcio, dalla Premier League fino ai campionati dilettantistici. L’Arsenal ha diffuso un lungo comunicato ricordandolo non solo come un talento versatile, capace di giocare in diversi ruoli offensivi e persino in difesa, ma soprattutto come un ragazzo appassionato e rispettato dai compagni e dagli allenatori: “Billy sarà ricordato per il suo amore per il gioco e per l’orgoglio di rappresentare il nostro club. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi amici”.

Le parole della famiglia

Con un comunicato toccante, i genitori di Vigar hanno confermato la tragedia: “Dopo il grave infortunio Billy è stato messo in coma farmacologico. Martedì ha affrontato un’operazione che aveva dato speranza, ma purtroppo la lesione era troppo estesa. Siamo distrutti che tutto questo sia accaduto mentre praticava lo sport che amava”. Parole che hanno spezzato il cuore ai tanti tifosi che in queste ore hanno inondato i social di messaggi di cordoglio.

Il minuto di silenzio e gli omaggi

Diversi club inglesi hanno chiesto che nel fine settimana venga osservato un minuto di silenzio in memoria di Vigar. Anche la Football Association ha espresso il proprio dolore: “Siamo sconvolti nell’apprendere della sua scomparsa. Le nostre condoglianze vanno alla famiglia, agli amici e al Chichester City FC in questo momento incredibilmente difficile”. Dal Derby County, dove aveva militato in passato, fino all’Eastbourne Borough e all’Hastings United, tutti i club che lo avevano avuto in squadra hanno ricordato il giovane con messaggi di affetto e rispetto.

Un futuro spezzato troppo presto

Billy Vigar rappresentava uno dei tanti ragazzi che, dopo l’esperienza in una grande Academy, cercano spazio nei campionati inferiori per costruirsi una carriera. Nonostante la giovane età, aveva già dimostrato carattere, dedizione e versatilità. La sua scomparsa, avvenuta in circostanze così drammatiche, lascia un vuoto enorme nel calcio inglese. A restare è l’immagine di un ragazzo innamorato del pallone, che aveva dedicato la sua vita a inseguire un sogno mai davvero abbandonato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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