Gli azzurri scesi in campo contro la MoldovaGli azzurri scesi in campo contro la Moldova

L’Italia rischia l’estinzione calcistica. Non per assenza di talento, ma per incapacità di apprendere dalla propria storia. Da oltre mezzo secolo non si assisteva ad una crisi così acuta.

Da Pak Doo-ik alla disfatta di Oslo

Nel luglio 1966, l’Italia intera assistette attonita alla sconfitta contro la Corea del Nord. La disfatta segnò una frattura. Con l’elezione di Artemio Franchi nel 1967 alla presidenza della FIGC, si aprì un ciclo riformatore basato su atti formali, formazione tecnica, rilancio dei vivai. Ne derivarono due Mondiali, un Europeo, cinque titoli Under 21. Il metodo era documentato, sistemico, politico.

Il 6 giugno 2025, a Oslo, la Nazionale italiana è stata battuta dalla Norvegia, compromettendo la qualificazione diretta al Mondiale 2026. Come riportano i freddi numeri, la terza esclusione consecutiva dalla Coppa del Mondo — dopo quelle del 2018 e 2022 — è oggi una possibilità concreta, affidata a un passaggio incerto nei playoff.

Ma se nel 1966 si rispose con una rifondazione strutturale, oggi si oscilla tra silenzi e dichiarazioni generiche. Nessun documento pubblico della FIGC segnala piani riformatori. La crisi è trattata come una congiuntura, non come una patologia sistemica. I dati parlano: pochi titolari italiani in Serie A, declino delle selezioni giovanili, assenza di progettualità a lungo termine.

La scelta del 1966 e l’immobilismo di oggi

La Norvegia non ha solo vinto una partita: ha scoperchiato una crisi tecnica, formativa e istituzionale. Il CT Spalletti ha invocato fiducia e continuità. Ma senza un piano ufficiale, un atto normativo o una revisione dei meccanismi federali, le parole restano inerti.

Nel 1966 si scelse il cambiamento. Oggi si persevera nell’attesa. L’architettura del calcio italiano — priva di manutenzione politica e tecnica — sta collassando sotto il peso della propria inerzia. Siamo di fronte ad un allarme rosso: dal 2014 non partecipiamo ad un Mondiale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *