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Nel momento clou del calciomercato invernale il cinema piange il presidente che condusse la trattativa calcistica più surreale nel film cult L’allenatore nel pallone con il grande Lino Banfi nel ruolo di Oronzo Canà. L’attore Camillo Milli, nome d’arte di Camillo Migliori, è morto all’età di 92 anni a Genova giovedì 20 gennaio. In tanti lo ricordano nel ruolo del presidente della Longobarda che fece credere di avere un accordo con Rumenigge e Platini mentre trattava la cessione dei gioielli Falchetti e Mengoni.
‘Abbiamo ceduto Falchetti e Mengoni per 3/4 di Gentile, 7/8 di di Collovati più la metà di Mike Bongiorno’
Disorientato dalle strampalate trattativa di Borlotti mister Canà si ritrovò con 3/4 di Gentile, 7/8 di Collovati più la metà di Mike Bongiorno. Alla fine l’allenatore più amato dagli italiani andò in Brasile a caccia di nuovi talenti e con mediatore di lati B… Bergonzoni, alias Andrea Roncato, e Giginho, il talent scout con le mani in pasta, riuscì a scovare Aristoteles dopo essere stato operato all’appendice da un dottore omonimo di Socrates.
Borlotti era tutt’altro che un presidente spendaccione e alla vigilia dell’ultima partita il mister della Longobarda scoprì di essere stato scelto per riportare la Longobarda in B. “Sai quanto mi costa la squadra in A”.
Nel cast di tanti film di successo: da Fantozzi a Il marchese del grillo
Canà, convinto dalla figlia, fece entrare Aristoteles che salvò la squadra dalla retrocessione. Camillo Milli è stato uno dei protagonisti della commedia italiana degli anni Ottanta, lavorando, tra gli altri con Mario Monicelli nel “Il marchese del Grillo” e con Neri Parenti in “Fantozzi contro tutti”. Oltre che con Lino Banfi ha recitato con Sordi, Tognazzi a Manfredi, Volontè e Villaggio. Ha recitato anche nelle fiction Centovetrine e Un medico in famiglia.
Luca Ferrini
