Strage sfiorata a Roma per l'esplosione di un distributore di benzinaClaudio Ercoli è morto nell'esplosione di un distributore di benzina

Non ce l’ha fatta uno dei feriti dell’esplosione al distributore di benzina in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino di Roma. Claudio Ercoli, 67 anni, responsabile dell’impianto, è deceduto mercoledì 9 luglio alle 11:30 all’ospedale Sant’Eugenio. L’uomo, gravemente ustionato in seguito alla doppia esplosione verificatasi venerdì scorso, aveva riportato ustioni di terzo grado sul 55% del corpo e, nonostante un complesso intervento chirurgico di innesto cutaneo, non è riuscito a superare la gravità delle ferite.

L’evoluzione delle condizioni di salute e il cordoglio ufficiale

Ercoli era ricoverato in terapia intensiva ed era stato sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione della pelle nella giornata di martedì 8 luglio. Tuttavia, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino al decesso, come comunicato dalla Asl Roma 2, che ha espresso “piena vicinanza alla famiglia e sostegno al personale medico impegnato per gli altri feriti”.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso “profondo cordoglio”, mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato come “in questo momento di tristezza tutta la città si unisca nel cordoglio per questa perdita”.

Un altro ferito grave, l’autista della cisterna carica di GPL, 58 anni, resta ricoverato con ustioni sul 25% del corpo, in condizioni critiche ma stabili. La prognosi è ancora riservata.

Gli agenti feriti e il piano di sicurezza per il quartiere

Tra gli altri feriti, i due poliziotti Marco Neri e Francesco D’Onofrio saranno sottoposti a interventi chirurgici presso il Policlinico Umberto I. Entrambi hanno riportato ustioni significative nell’intervento tempestivo dopo l’esplosione.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha avviato un piano di ripristino della zona coinvolta nell’incidente. I lavori di messa in sicurezza della scuola dell’infanzia Romolo Balzani sono stati programmati, con stanziamento di risorse per una durata stimata di alcuni mesi. Per garantire continuità educativa, i bambini saranno temporaneamente trasferiti in strutture alternative.

Nel vicino impianto sportivo Villa De Sanctis sono stati già effettuati lavori di ricostruzione e messa in sicurezza, con controlli in corso sulle aree verdi circostanti, chiuse al pubblico fino a nuovo avviso per garantire la sicurezza.

Indagini e prospettive giudiziarie

L’esplosione ha aperto un fascicolo in Procura a Roma, dove si stanno valutando anche ipotesi di reato più gravi, tra cui omicidio colposo, accanto a disastro e lesioni colpose, al momento a carico di ignoti.

Le indagini procedono con il supporto dei Vigili del Fuoco e della Polizia, e si prevede l’affidamento di una maxi-consulenza per ricostruire le cause dell’incidente e la dinamica della doppia esplosione.

Claudio Ercoli, ispettore Eni, lascia un vuoto profondo tra colleghi e familiari, mentre la città di Roma si stringe attorno al dolore della sua famiglia.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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