La lettera di Claudia Mori accende il dibattito
Adriano Celentano potrebbe tornare a breve sugli schermi della Rai con un progetto già in fase avanzata di produzione. A sollevare il caso è stata Claudia Mori, moglie e manager dell’ex Molleggiato, con una lettera aperta all’amministratore delegato di Viale Mazzini, Giampaolo Rossi, condivisa sui social.
“La Rai è interessata al ritorno di Celentano? È questa la risposta più importante che ci dovete dare”, scrive Mori, sollecitando una presa di posizione definitiva. Rossi ha risposto con entusiasmo, confermando la disponibilità dell’azienda a costruire un evento speciale su Rai 1, purché non basato esclusivamente su materiale d’archivio, come proposto dalla Mori. L’AD ha inoltre invitato Celentano a partecipare al prossimo Festival di Sanremo.
La replica della moglie del Molleggiato
Claudia Mori non ha nascosto il suo disappunto: “Lei non ha ancora visto nulla e già si è preoccupato e ha rifiutato di vedere il suo lavoro”, afferma nella lettera, intitolata simbolicamente “…il tempo se ne va!”, omaggio alla celebre hit del 1980 di Celentano. Mori ricorda l’incontro preliminare a Milano e sottolinea come non ci siano stati ulteriori contatti mesi dopo la presentazione del progetto.
Rossi ha sottolineato l’importanza culturale di Celentano, definendolo “un pezzo della storia della cultura popolare italiana”, e ha aperto alla possibilità di una serata evento che possa celebrare la sua leggenda. Non mancano però le polemiche, con Mori che paragona la situazione a quella vissuta da Fabrizio del Noce con il progetto Rockpolitik, sottolineando la fretta di giudizio dell’AD prima di visionare il lavoro completo.
Una carriera tra polemiche e innovazione
Celentano, 87 anni, noto come il “re degli ignoranti”, ha rivoluzionato il varietà italiano tra amnesie, papere e monologhi provocatori. Dopo Adrian su Canale 5 nel 2019, serie animata e show varietà, l’ultimo programma Rai risale al 2007. L’ultima volta in Rai di Celentano è sul palco dell’Ariston, il 18 febbraio 2012, serata finale del festival condotto da Gianni Morandi. Il nuovo progetto prevede quattro puntate già prodotte, mescolando immagini d’archivio, musica e monologhi, in una formula più “protetta” dalle polemiche, rispetto alle celebri esternazioni politiche e sociali del passato.