Alessandro SallustiAlessandro Sallusti lascia Il Giornale

Cambio ai vertici del gruppo editoriale della famiglia Angelucci. Come riferito da Italia Oggi dopo anni alla guida de Il Giornale, Alessandro Sallusti lascerà la direzione del quotidiano e anche il suo incarico nel gruppo. Dal 1° dicembre 2025 il suo posto sarà preso da Tommaso Cerno, tra i co-conduttori di Domenica In, che diventerà ufficialmente il nuovo direttore responsabile della testata fondata da Indro Montanelli.

La decisione di Sallusti segna un passaggio significativo per uno dei volti più noti del giornalismo italiano, protagonista di diverse stagioni all’interno della carta stampata e della televisione. Il giornalista, che nel corso della sua carriera è stato anche cofondatore e direttore di Libero, ha scelto di non accettare il nuovo ruolo di direttore editoriale proposto dalla proprietà e di dedicarsi invece a progetti personali e nuovi percorsi professionali.

Il futuro di Sallusti: più tv, meno quotidiani

Con un’esperienza di oltre quarant’anni nelle redazioni italiane, Sallusti ha maturato la decisione di spostare il baricentro della sua attività verso la televisione e la partecipazione a programmi di approfondimento politico. Resterà infatti presenza fissa o ricorrente in diverse trasmissioni Mediaset, tra cui È Sempre Carta Bianca e Dritto e Rovescio, entrambe in onda su Rete 4.

Nonostante l’addio al gruppo Angelucci, Sallusti non esclude del tutto una continuità con il giornalismo tradizionale: potrebbero infatti arrivare collaborazioni con altri quotidiani o riviste. Più improbabile, invece, l’ipotesi di dedicarsi in modo sistematico ai contenuti digitali e ai social network, nonostante la sua popolare video-rubrica La Sveglia abbia registrato numeri considerevoli.

Tommaso Cerno alla guida de Il Giornale

L’arrivo di Tommaso Cerno rappresenta un cambio di passo significativo per la storica testata. Giornalista di lungo corso, già direttore de L’Espresso e vicedirettore de La Repubblica, Cerno ha attraversato esperienze nel giornalismo investigativo, politico e culturale. Il suo arrivo segna la volontà del gruppo Angelucci di imprimere una nuova linea editoriale, più vicina a un modello di approccio trasversale e dialogico.

Cerno eredita un quotidiano che negli ultimi anni ha mantenuto una chiara identità politica e un pubblico consolidato, ma che si trova davanti alle sfide che oggi riguardano tutti i giornali: la flessione delle vendite, la necessità di potenziare il digitale e il dialogo continuo con i lettori.

Il riassetto del gruppo Angelucci

Il cambio in cima a Il Giornale si inserisce in un riassetto più ampio del gruppo. L’editore ha infatti avviato una riorganizzazione interna che interessa tutte le principali testate controllate.

  • Daniele Capezzone, oggi direttore editoriale di Libero, diventerà direttore responsabile de Il Tempo.
  • Vittorio Feltri resterà direttore editoriale de Il Giornale, ruolo che ha continuato a ricoprire negli anni con la consueta cifra stilistica.
  • Mario Sechi rimarrà direttore responsabile di Libero.

Resta invece ancora da assegnare la posizione di direttore editoriale di Libero, che al momento rimane vacante. Una casella importante che il gruppo potrebbe sciogliere nelle prossime settimane completando così la nuova architettura editoriale.

Una transizione che segna un passaggio d’epoca

L’uscita di Sallusti dalla direzione de Il Giornale non è solo un avvicendamento professionale: rappresenta simbolicamente il passaggio da una stagione del giornalismo italiano a un’altra. Il direttore uscente ha accompagnato il quotidiano attraverso cambi politici, scossoni economici, trasformazioni digitali, mantenendo un profilo di forte riconoscibilità.

Tommaso Cerno riceve ora un incarico complesso e prestigioso, che comporterà la sfida di mantenere stabile l’eredita della testata e allo stesso tempo rinnovarla per far fronte alle esigenze del mercato e alla frammentazione dell’informazione contemporanea.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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