Raoul Bova sarà protagonista al Teatro Delle Arti con Il nuotatore di AuschwitzRaoul Bova sarà protagonista al Teatro Delle Arti con Il nuotatore di Auschwitz

L’attore interpreta la storia vera di Alfred Nakache, appuntamento l’8 e il 9 novembre 2025

Prosegue con grande successo la stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Delle Arti di Salerno, che si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi e intensi dell’intero cartellone. Raoul Bova sarà protagonista dello spettacolo “Il nuotatore di Auschwitz, in scena sabato 8 novembre alle 20:45 e domenica 9 novembre alle 18:00.

L’opera, scritta e diretta da Luca De Bei, è ispirata alla straordinaria storia vera di Alfred Nakache, campione di nuoto francese di origine ebraica, deportato ad Auschwitz e registrato come detenuto n. 172763. Prima della guerra, Nakache deteneva un record mondiale. Anche nel lager, nonostante fame, umiliazioni e il gelo, continuò ad allenarsi tuffandosi nell’acqua ghiacciata di un bacino idrico. La sua determinazione lo portò non solo a sopravvivere, ma anche a stabilire un nuovo record e a partecipare alle Olimpiadi di Londra del 1948.

Accanto alla sua storia, lo spettacolo intreccia la voce e il pensiero di Viktor E. Frankl, psichiatra e autore del celebre libro “Uno psicologo nei lager”, deportato anch’egli e sopravvissuto all’orrore. Frankl spiegò come l’uomo possa trovare un significato alla sofferenza, anche nelle condizioni più disumane.

Raoul Bova, tra memoria e introspezione

Il regista Luca De Bei spiega: «Ho costruito lo spettacolo attorno alla forte presenza scenica di Raoul Bova. Con grande sensibilità, diventa la voce di Nakache e di Frankl, dialogando con il pubblico e condividendo anche la sua esperienza di atleta».

La scena è essenziale e carica di simboli: linee di luce che diventano corsie di piscina, rotaie, strade dell’anima. Le musiche originali di Francesco Bova, i video di Marco Renda, le luci curate da Marco Laudando e i costumi di Francesca Schiavon contribuiscono a un’atmosfera sospesa, poetica e drammatica.

Un racconto di memoria, dolore e rinascita

“Il nuotatore di Auschwitz” non è solo una testimonianza storica, ma un viaggio nella resistenza interiore dell’essere umano. Nakache è l’azione, Frankl è la riflessione: insieme rappresentano due modi diversi — ma complementari — di affrontare l’abisso e ritrovare il senso della vita.

Un appuntamento teatrale che unisce arte, storia e spiritualità, capace di toccare il cuore del pubblico e lasciare un messaggio potente: anche nel dolore più profondo esiste uno scopo per cui vivere.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *