Mario VendittiMario Venditti

Un appunto e i conti bancari, il sospetto di corruzione: indagato ex procuratore Mario Venditti

Un foglietto con una frase criptica – «Venditti gip archivia x 20.30 Euro» – e una serie di movimentazioni bancarie sospette. È da qui che riparte il caso di Garlasco, il delitto che dal 2007 scuote l’Italia. La Procura di Brescia ha aperto un nuovo fascicolo e messo sotto indagine Mario Venditti, ex procuratore facente funzione di Pavia, accusato di corruzione in atti giudiziari.

Secondo l’ipotesi dei magistrati, Venditti avrebbe ricevuto tra i 20 e i 30 mila euro per agevolare Andrea Sempio, storico amico di Marco Poggi e unico indagato nella nuova inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi.


Perquisizioni a raffica: nel mirino anche carabinieri ed esponenti della famiglia Sempio

All’alba, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni nelle abitazioni di Venditti, dei genitori di Andrea Sempio, degli zii paterni e di due ex carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Pavia, Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Sono nove in tutto le persone coinvolte nei sequestri di pc, telefoni, tablet e documenti.

L’obiettivo è ricostruire i flussi di denaro che, tra dicembre 2016 e giugno 2017, avrebbero portato la famiglia Sempio a disporre di oltre 40 mila euro in assegni e 35 mila euro in contanti, cifre giudicate «incongrue» rispetto alle ordinarie movimentazioni.


Il nodo del 2017: domande anticipate e archiviazione

Il documento sequestrato risalirebbe a febbraio 2017, poco prima che Andrea Sempio fosse convocato per un interrogatorio. Secondo i pm bresciani, avrebbe saputo in anticipo le domande e gli elementi dell’esposto presentato dalla madre di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi condannato in via definitiva a 16 anni e tuttora in carcere.

Gli investigatori sostengono che il giovane e il padre fossero consapevoli del vantaggio ricevuto: in una conversazione ambientale, Andrea avrebbe confidato di aver «cannato una risposta» legata allo scontrino che costituiva parte del suo alibi.


Una nuova ombra sulla Procura di Pavia

La Procura di Brescia, competente per i reati che coinvolgono magistrati del distretto milanese, punta il dito sul ruolo dell’allora procuratore facente funzione. Nelle carte si legge che nel marzo 2017 l’inchiesta su Sempio venne chiusa con un’annotazione «tranchant» circa la completa assenza di elementi accusatori, nonostante fossero disponibili indizi e intercettazioni di «forte valenza».

I pm sottolineano inoltre che furono omesse verifiche bancarie fondamentali per chiarire i movimenti di denaro della famiglia Sempio e che alcuni stralci delle intercettazioni non vennero nemmeno trascritti.


Le difese: ‘Solo spese legali, nessuna corruzione’

L’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, ha minimizzato l’importanza dell’appunto sequestrato: «Per noi era un semplice preventivo di spese legali». Anche la famiglia Sempio, abituata ormai alle perquisizioni, ha parlato di «clamore mediatico» attorno a un’inchiesta che rischia di trasformarsi in un «tormentone infinito».

Dal fronte opposto, il legale della famiglia Poggi, Francesco Compagna, ricorda che «contro Sempio non è mai stata trovata una prova» e chiede che non si trasformi tutto in un nuovo processo mediatico.  ”Abbiamo sempre rispettato le indagini, non ci siamo mai permessi di dirci sconcertati o di denigrare la Procura”. ha affermato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi.

”Anche per Venditti vale la presunzione di innocenza, ma i fatti se confermati sarebbero gravissimi, ci sarebbe da piangere non da ridere” aggiunge la legale da sempre al fianco del condannato. Pensiero condiviso dal collega Antonio De Rensis. ”L’indagine di Brescia non deve turbare nessuno, cosa c’entra questo con il dolore? Le indagini tradizionali sono tutte importanti e vanno seguite con rispetto”.


Mario Venditti, dalla Procura a presidente del Casinò di Campione

L’ex procuratore Mario Venditti è in pensione come magistrato dal compimento dei 70 anni nel 2023, ora presidente del Casinò di Campione d’Italia. Era arrivato a Pavia come procuratore aggiunto nel luglio del 2014, dopo una lunga esperienza alla Direzione distrettuale antimafia, a Milano dal 2003 al 2011 e a Reggio Calabria nei due anni successivi.

Impronta 33 esclusa dall’incidente probatorio

L’impronta impronta 33 resta esclusa dall’incidente probatorio. Nel corso dell’udienza davanti alla Gip Daniela Garlaschelli, i legali della famiglia Poggi hanno ribadito la richiesta di incidente probatorio anche dell’impronta 33, secondo la procura attribuibile ad Andrea Sempio. I legali di Alberto 
Stasi si sono opposti in quanto “accertamento ripetibile”, mentre si è rimessa la difesa Sempio.

“Il procuratore ha già detto che porterà questo tema davanti alla corte d’Assise in un procedimento a carico di Sempio. L’impressione è che le scelte siano già state fatte”, ha commentato Francesco Compagna, difensore di Marco Poggi. Nel corso dell’udienza il giudice ha nominato il dattiloscopista Giovanni Di Censo, per valutare l’aspetto comparativo delle impronte. 

Un caso senza fine

Il delitto di Chiara Poggi, assassinata nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007, è già costato anni di indagini, processi e polemiche. Alberto Stasi, fidanzato della vittima, si è sempre dichiarato innocente, ma sta terminando la condanna definitiva. Ora, con l’indagine su Venditti e i sospetti di corruzione, la vicenda torna a scuotere la fiducia nell’apparato giudiziario.

Il timore, espresso anche dai legali, è che si finisca in una spirale senza uscita: «Il rischio – ha commentato Compagna – è che diventi un tormentone infinito, sulla pelle delle famiglie e sulla credibilità della giustizia italiana».

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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