L’operazione “Nation of Lions”: Israele lancia un massiccio attacco contro l’Iran
Nella notte tra il 12 e il 13 giugno 2025 (intorno alle 2:18, ora italiana), l’Aeronautica militare israeliana ha dato il via a una vasta operazione militare denominata “Nation of Lions“, lanciando un’ondata di attacchi aerei su numerosi obiettivi strategici in Iran. I raid sono arrivati dopo settimane di crescente tensione e segnali di escalation nucleare da parte di Teheran.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato lo stato di emergenza speciale in tutto il Paese, mentre il premier Benjamin Netanyahu ha confermato che “l’operazione proseguirà per il tempo necessario”, sottolineando come l’Iran sia ormai a pochi giorni dal possedere materiale fissile per ben 15 testate nucleari.
Breaking news ‼️‼️‼️#ISRAEL attack on #IRAN
— Elly 🎗️Israel Hamas War Updates (@elly_bar) June 13, 2025
Israel targeted and hit precise targets at the homes of senior Iranian Guard officials
Including:
Mohammad Bagheri who serves as the Chief of Staff of the Armed Forces of the Islamic Republic of Iran. pic.twitter.com/0MVX4cZoBL
Obiettivi mirati: colpito il cuore del programma nucleare iraniano
Secondo fonti delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e media israeliani come il Times of Israel e Channel 12, gli attacchi hanno preso di mira:
- Centri di ricerca e produzione nucleare
- Installazioni missilistiche
- Sedi delle Guardie Rivoluzionarie (IRGC)
- Edifici governativi e residenze di alti ufficiali militari
Le IDF hanno confermato di aver colpito “decine di obiettivi nucleari e militari” e di aver condotto l’operazione in coordinamento con gli Stati Uniti, pur precisando che Washington non ha partecipato direttamente ai raid.
More incredible footage of the attack on tehran. #iran #Israel pic.twitter.com/cwXk1l3hvX
— Mr ashen (@TheOfficialMrA1) June 13, 2025
Alti ufficiali e scienziati iraniani eliminati nei raid
Tra i principali bersagli eliminati secondo fonti israeliane e iraniane:
- Hossein Salami, comandante delle Guardie Rivoluzionarie
- Gholamali Rashid, comandante della base di Khatamolanbia
- Mohammad-Mehdi Tehranchi, scienziato nucleare
- Fereidoun Abbasi, ex capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica iraniana
Secondo un funzionario della Difesa israeliana citato da Axios, “è altamente probabile che tutti questi obiettivi di vertice siano stati neutralizzati”.
Vittime civili a Teheran
Nonostante la precisione dichiarata degli attacchi, media iraniani come IRNA riferiscono che i bombardamenti hanno colpito anche edifici residenziali a Teheran, provocando la morte di numerosi civili, inclusi donne e bambini. La TV di Stato iraniana parla apertamente di “strage deliberata”.
La reazione dell’Iran: “Risponderemo duramente”
La leadership iraniana ha promesso “una dura risposta” all’aggressione israeliana. Secondo fonti della sicurezza citate da Reuters, Teheran sta pianificando rappresaglie su vasta scala. Le autorità iraniane stanno mobilitando le forze armate e attivando l’intero apparato missilistico.
La posizione degli Stati Uniti e il ruolo di Trump
Fonti della Casa Bianca citate dalla CNN confermano che Washington era al corrente dei piani israeliani, ma “non coinvolta”. Nelle ore precedenti l’attacco, l’ex presidente Donald Trump aveva invitato Israele alla prudenza ma aveva ammesso la possibilità di un’escalation imminente. In un messaggio su Truth Social, aveva auspicato una soluzione diplomatica, che però è sfumata in poche ore.
🔥 Operation "Rising Lion" begins
— Sanjeev (@wing4destiny) June 13, 2025
Israel launches a major military attack on Iran.
Explosions in Tehran and Tabriz cause panic,dozens of civilians killed.
Is this regional security or the beginning of the Third World War?#MiddleEast #Iran #Nuclear #Israel #Netanyahu #planecrash pic.twitter.com/jpjQlaMDGs
Viaggiare in Medio Oriente: massima allerta per i turisti
A seguito dei raid e della possibile escalation, numerose ambasciate occidentali — tra cui quelle di Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna — hanno diramato avvisi di massima allerta:
- Sconsigliati i viaggi in Iran, Israele, Libano, Siria e Golfo Persico.
- Chi si trova già in loco è invitato a seguire le direttive delle autorità locali e delle rappresentanze consolari.
- Rafforzati i controlli negli aeroporti di Tel Aviv, Dubai, Abu Dhabi e Doha.
- Per l’area turistica di Eilat e il Sinai, il rischio missilistico è ora classificato come “elevato”.
Un nuovo capitolo nella crisi israelo-iraniana
L’attacco del 13 giugno potrebbe rappresentare un punto di svolta drammatico nel lungo confronto tra Israele e Iran. La crisi del nucleare iraniano, unita al rischio di rappresaglie multiple in tutta la regione, potrebbe innescare una spirale di violenza su scala regionale. La comunità internazionale, per ora, resta alla finestra, con le diplomazie impegnate in tentativi di mediazione dell’ultima ora.