Pressioni in Manovra: l’ipotesi dello sconto fiscale solo per chi affitta a famiglie italiane
Gli affitti brevi sono diventati la nuova emergenza nazionale. Non lo dice un sindacato, non lo dice un’associazione di inquilini: lo ammette il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Intervistato a Quarta Repubblica su Rete 4, ha sganciato la bomba:
“Il problema non sono i proprietari di casa, il problema è Airbnb e tutto questo meccanismo che ha distrutto il mercato degli affitti”.
Una frase che riassume il clima dentro il governo: pressione fiscale sugli affitti brevi e sostegno a chi affitta a uso abitativo tradizionale. La battaglia è ufficialmente aperta.
La cedolare secca cambia davvero? Cosa vuole il governo
La discussione è nella Legge di Bilancio. Oggi chi affitta una seconda casa può applicare cedolare secca al 21%. Ma il governo vuole differenziare fiscalmente tra chi mette appartamenti sul mercato per turisti e chi affitta a studenti e famiglie.
Giorgetti lo dice chiaro:
“Bisogna capire se dobbiamo premiare le locazioni abitative o quelle per i turisti stranieri”.
Tradotto: più tasse sugli affitti brevi, premi fiscali per chi affitta a lungo termine. Uno spostamento di linea politica che rompe un equilibrio durato dieci anni.
Airbnb sotto accusa: cosa sta succedendo nelle città italiane?
Le grandi città denunciano da anni spopolamento residenziale e aumento dei canoni. Nei centri storici interi quartieri sono diventati hotel diffusi.
Secondo Nomisma, in città come Milano, Firenze, Bologna e Venezia oltre il 25% delle case sfitte è stato convertito in affitto turistico. Risultato: canoni in crescita del +35% in due anni, studenti fuori sede in emergenza, giovani costretti a lasciare i centri urbani.
La mossa politica di Lupi: cedolare secca giù per chi affitta a lungo
In Parlamento il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha presentato un emendamento che spacca la maggioranza:
- Cedolare secca al 15% per chi affitta a lungo termine
- Tassazione più alta per chi fa affitti brevi turistici
Una misura apertamente “anti-Airbnb”. Giorgetti non smentisce, Salvini si smarca, Forza Italia osserva. La lobby immobiliare è in allarme.
Lepore: “Gli affitti brevi spengono le città, serve uno stop mirato”
Durissimo il sindaco di Bologna Matteo Lepore:
“In alcune zone gli affitti brevi hanno spopolato interi quartieri. Meno residenti significa meno sicurezza e più degrado. Qui non si tratta di vietare, ma di frenare l’abuso”.
Lepore sa che i sindaci non hanno strumenti legali per limitare gli affitti brevi, e chiede al governo poteri speciali:
“Un sindaco non può regolamentare gli affitti brevi. Questo è inaccettabile”.
Perché gli affitti brevi fanno esplodere i canoni?
Il nodo è semplice e devastante:
- Un appartamento da 60mq affittato a una famiglia rende 900 euro al mese
- Lo stesso appartamento su Airbnb rende 2.500 euro al mese
Risultato: i proprietari ritirano case dal mercato residenziale, gli affitti salgono, la classe media crolla.
Giorgetti: “Non è uno schiaffo alla classe media”
Accusato di colpire piccoli proprietari, Giorgetti respinge:
“Non è uno schiaffo alla classe media. Per la prima volta abbiamo riduzioni fiscali. Ma difendo il diritto alla casa”.
Aumenti Iva, tagli, stretta fiscale: la Manovra è già tesa. Questo tema rischia di diventare la mina politica di fine anno.

