Pericolo truffa F24, occhio ai consulenti fiscaliPericolo truffa F24, occhio ai consulenti fiscali

Negli ultimi mesi, in Italia si è diffusa una nuova truffa fiscale che ha colpito imprese, società sportive e aziende pubbliche, rivelata da un’inchiesta de Il Giornale. Il meccanismo, tanto semplice quanto efficace, ruota attorno ai modelli F24, il sistema più usato per versare tasse e contributi.

Falsi consulenti fiscali si presentano agli imprenditori promettendo di pagare gli F24 a prezzo scontato, garantendo risparmi significativi sulle imposte. Una proposta che, all’apparenza, sembra legittima e conveniente. In realtà, è l’inizio di una truffa ben orchestrata.

Come funziona la truffa degli F24

Una volta conquistata la fiducia delle vittime, i truffatori compilano modelli F24 apparentemente regolari, ma al loro interno inseriscono codici tributo errati o non spettanti. In un primo momento l’operazione viene accettata dall’Agenzia delle Entrate, che registra il pagamento come valido. Ma quando arrivano i controlli, il sistema annulla le compensazioni e richiede il versamento delle imposte, aggiungendo sanzioni e interessi.

A quel punto i truffatori sono già spariti, lasciando alle aziende danni economici e reputazionali spesso irreparabili. Il fenomeno – spiega Il Giornale – sta assumendo proporzioni nazionali e riguarda anche enti pubblici e società sportive professionistiche.

Le aziende più esposte e le nuove norme

Le imprese più vulnerabili sono quelle che dispongono di crediti d’imposta o operano nei settori dei bonus edilizi, della cessione dei crediti e del subappalto. La truffa sfrutta infatti falle procedurali nel sistema di compensazione, trasformando strumenti di regolarizzazione fiscale in armi di frode contro lo Stato.

La legge italiana vieta l’accollo tributario con uso di crediti in compensazione e considera reato l’impiego di crediti inesistenti o non spettanti attraverso il modello F24. Per arginare il fenomeno, dal luglio 2024 sono state introdotte misure più severe, che limitano la possibilità di compensazione orizzontale per chi ha debiti erariali superiori a 100 mila euro.

Club di calcio e aziende pubbliche tra le vittime

Il danno non riguarda solo il mondo imprenditoriale. Tra le vittime spiccano anche società calcistiche e aziende partecipate. Il Brescia Calcio ha perso l’iscrizione alla Serie B per irregolarità fiscali legate a crediti d’imposta falsi, mentre il Trapani 1905 è stato penalizzato per compensazioni fiscali illecite.

Anche realtà pubbliche, come Catanzaro Servizi S.p.A., sono finite nella rete, subendo pesanti perdite economiche e gravi ripercussioni gestionali.

L’allarme degli esperti

La truffa degli F24 – scrive Il Giornale – mette in luce la necessità di una vigilanza più stretta da parte delle imprese e dei professionisti. Sebbene la normativa sia chiara, le reti criminali continuano a sfruttare le falle del sistema e la fiducia dei contribuenti.

Gli esperti invitano gli imprenditori alla massima prudenza: offerte di pagamenti “scontati” o troppo vantaggiosi nascondono spesso rischi legali e finanziari gravissimi. Il consiglio è uno solo: verificare sempre l’identità e la regolarità dei consulenti fiscali prima di affidare loro la gestione dei modelli F24.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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