Francesco Campagna ha ucciso la moglie Mary Bonanno e poi si è tolto la vitaFrancesco Campagna ha ucciso la moglie Mary Bonanno e poi si è tolto la vita

Un dramma familiare sconvolge il cuore della Sicilia

Una tragedia ha sconvolto nella mattinata del 6 giugno il centro storico di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Due persone, marito e moglie, sono state trovate morte nella loro abitazione di via IV Aprile. I corpi senza vita appartengono a Francesco Campagna, 55 anni, infermiere in servizio all’ospedale “Cervello” di Palermo, e a Mary Bonanno, 49 anni, operatrice Asacom e docente stimata in vari istituti scolastici della città.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti, si tratterebbe di un caso di omicidio-suicidio: l’uomo avrebbe colpito la moglie alla testa con un oggetto contundente – una chiave inglese, ritrovata nei pressi del corpo – per poi togliersi la vita gettandosi dal tetto dell’abitazione, precipitando nel cortile interno.


Il ritrovamento e le prime indagini

I carabinieri della Compagnia di Castelvetrano e il Sostituto Procuratore di Marsala, prontamente giunti sul posto, hanno trovato la donna priva di vita sulle scale che conducono al secondo piano della palazzina. Poco dopo, il corpo dell’uomo è stato rinvenuto nel cortile, a conferma della drammatica ipotesi investigativa.

Secondo una prima analisi medico-legale, Mary Bonanno sarebbe morta in seguito a gravi ferite craniche compatibili con i colpi inferti da un oggetto pesante. Al momento, non risultano denunce pregresse o segnalazioni formali di conflitti coniugali, ma gli investigatori stanno analizzando ogni possibile elemento per comprendere le motivazioni alla base del gesto estremo.


Una coppia conosciuta e stimata: lo sgomento della comunità

La notizia ha lasciato sconvolta l’intera comunità di Castelvetrano e non solo. La coppia, da tempo residente in via IV Aprile, era conosciuta per il proprio impegno lavorativo e familiare. Avevano tre figli, oggi devastati da una tragedia inspiegabile e improvvisa.

A testimoniare il dolore collettivo, le parole commosse di Samuela, collega e amica di Mary:

“Un tesoro di persona, una collega stimatissima. Lo scorso anno abbiamo lavorato insieme, e ora dovevamo rivederci a fine giugno per una cena scolastica. Invece piangiamo la sua morte.”


Il luogo della tragedia a Castelvetrano
Il luogo della tragedia a Castelvetrano

Dinamica ancora da chiarire: le indagini proseguono

Gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Marsala, stanno raccogliendo testimonianze da parenti, colleghi e vicini di casa. Nessuna pista viene esclusa, anche se l’ipotesi più accreditata resta quella del gesto premeditato da parte del marito, forse a seguito di una crisi personale o familiare ancora non emersa.

La chiave inglese, sequestrata sulla scena del crimine, potrebbe rivelarsi l’elemento decisivo per confermare definitivamente la dinamica. Allo stesso tempo, sarà fondamentale comprendere se, dietro la facciata di una vita normale, si nascondessero tensioni represse o sofferenze psicologiche rimaste inascoltate.


Castelvetrano in lutto: “Una ferita aperta per tutta la città”

In via IV Aprile, la gente si è radunata in silenzio. Il dolore è palpabile. Gli amici, i colleghi e i familiari si stringono intorno ai tre figli della coppia, improvvisamente orfani e costretti ad affrontare un trauma incancellabile.

Il Comune, tramite il sindaco, ha espresso cordoglio istituzionale e ha annunciato l’intenzione di sostenere in ogni modo i familiari:

“È una giornata tristissima per Castelvetrano. Ci stringiamo alla famiglia, alla scuola, agli ospedali dove i due lavoravano. La città è sotto shock.”


Un dolore che lascia domande

Resta il senso di smarrimento, di fronte a una tragedia che si è consumata nel silenzio di una casa, senza segnali evidenti. Un delitto che riapre il dibattito sulla prevenzione della violenza domestica e sull’importanza di cogliere i segnali di disagio, anche nei contesti che sembrano più ordinari.

Intanto, mentre proseguono i rilievi tecnici e si attendono i risultati degli accertamenti medico-legali, la città piange due vite spezzate. Mary Bonanno e Francesco Campagna lasciano dietro di sé dolore, sgomento, e tre figli che dovranno trovare un modo per ricostruire il proprio futuro sulle macerie di una tragedia inspiegabile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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