La festa, il volo nel buio a Torelli di Mercogliano
Ore di apprensione e preoccupazione per Mirko. Doveva essere una serata spensierata, una di quelle feste tra amici che segnano l’adolescenza. Ma ad Halloween, a Torelli di Mercogliano, in provincia di Avellino, la notte si è trasformata in tragedia.
Poco dopo le 23:00 del 31 ottobre, in una mansarda al terzo piano di un’abitazione privata, un gruppo di ragazzi stava festeggiando. Musica, maschere, risate. Poi un attimo. Un vuoto. Il silenzio spezzato da un tonfo.
Un ragazzo di soli 15 anni, residente a Ospedaletto d’Alpinolo, è precipitato nel vuoto. Dieci metri che separano la finestra dal cemento del cortile. Dieci metri che hanno sospeso una vita.
Operato d’urgenza, ora lotta tra la vita e la morte
I soccorsi sono stati immediati. Ambulanza del 118, sirene nella notte. Il giovane è arrivato in codice rosso all’ospedale “Moscati” di Avellino. I medici hanno diagnosticato gravi ferite interne, soprattutto a un rene, lesioni compatibili con una caduta dall’alto.
Nella notte è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Poi, il trasferimento in terapia intensiva. Prognosi riservata. Le prossime ore saranno decisive.
Le indagini
Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, non ci sarebbero liti, spinte o gesti volontari.
L’ipotesi è quella dell’incidente: un passo falso, forse uno squilibrio vicino alla finestra aperta della mansarda. Una caduta improvvisa, davanti agli amici attoniti che hanno subito chiamato i soccorsi.
Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni per cercare di aggiungere ulteriori elementi a quella che sembra una tragica fatalità.
Un paese in silenzio: “È un risveglio amaro”
A Ospedaletto d’Alpinolo, piccolo comune di montagna, stamattina le strade erano vuote, cariche di un silenzio che pesa più delle parole. Il sindaco, Antonio Marciano, ha espresso in poche frasi l’angoscia di un’intera comunità.
«Sono ore di grande apprensione per la nostra comunità che si stringe intorno ai familiari. Siamo preoccupati per le condizioni del nostro giovane concittadino, che ci auguriamo torni presto a casa. Stamattina per tutto il paese è stato un risveglio amaro».
Fuori dall’ospedale “Moscati” i genitori aspettano. Occhi gonfi, dita intrecciate. Nessuno parla. Si aspetta solo il prossimo bollettino medico.
La comunità cerca risposte, i social esplodono di messaggi di speranza
Messaggi, candele virtuali, preghiere. I compagni di scuola scrivono sui social: “Tieniti forte”, “Non mollare ora”, “Siamo tutti con te”.
Nelle chat corre una sola domanda: ce la farà? Le prossime ore saranno cruciali.

