Lo studente si è tolto la vita nell'ex centrale elettrica di Cairo MontenotteLo studente si è tolto la vita nell'ex centrale elettrica di Cairo Montenotte

A volte, il peso delle aspettative scolastiche può diventare insostenibile. A Cairo Montenotte, in provincia di Savona, una tragedia ha colpito l’intera comunità: un ragazzo di 19 anni, studente dell’ITIS Patetta, si è tolto la vita mercoledì 11 giugno dopo aver appreso di non essere stato ammesso all’esame di maturità. La notizia ha sconvolto il paese e acceso i riflettori sul disagio giovanile e sulla necessità di sistemi di supporto psicologico più efficaci per gli studenti.

Chi era il giovane di 19 anni

Il giovane, di origini maghrebine, era conosciuto da amici e familiari come un ragazzo timido e introverso. Nonostante la sua indole riservata, era molto impegnato nel volontariato presso la Croce Bianca, dimostrando una grande sensibilità verso gli altri. La scuola rappresentava per lui una sfida importante, e l’esclusione dalla maturità ha avuto un peso devastante sulla sua psiche.

La dinamica della tragedia

Il dramma si è consumato nella serata dell’ultimo giorno di scuola. Dopo aver appreso della mancata ammissione, il ragazzo è uscito di casa senza farvi più ritorno. I genitori, preoccupati per l’assenza prolungata, hanno dato l’allarme. Gli amici, insieme ai carabinieri, si sono messi subito alla sua ricerca.

La sua scelta è ricaduta su un luogo simbolicamente carico di malinconia: una ex centrale elettrica dismessa in via Fornaci, nei pressi del passaggio a livello ferroviario sulla linea Savona-Alessandria. Lì, dopo aver lasciato un biglietto che gli investigatori hanno successivamente rinvenuto, è salito fino in cima alla struttura e si è lanciato nel vuoto. La morte è stata praticamente istantanea.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo senza vita è stato ritrovato da uno dei suoi amici. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma purtroppo i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. La scena che si sono trovati di fronte i carabinieri è stata straziante e difficile anche per chi, come loro, affronta ogni giorno situazioni tragiche.

Il contenuto del biglietto

Sebbene gli inquirenti mantengano il massimo riserbo sul contenuto del biglietto lasciato dal ragazzo, si apprende che vi avrebbe espresso il suo profondo senso di fallimento e di impotenza. Le indagini stanno verificando se alla base del gesto ci fossero anche altri motivi, oltre alla delusione scolastica.

Le reazioni della comunità

La tragedia ha lasciato sgomenta la comunità di Cairo Montenotte. Gli amici lo descrivono come un ragazzo buono e disponibile, molto legato ai suoi genitori e alla sua attività di volontariato. La scuola ha osservato un giorno di lutto, mentre sui social sono comparsi numerosi messaggi di cordoglio e riflessione.

Il nodo del disagio giovanile

Episodi come questo pongono l’accento su un tema sempre più urgente: il disagio giovanile e il peso che i giovani devono sopportare durante il percorso scolastico. La bocciatura, per molti ragazzi, non rappresenta solo un ostacolo accademico, ma può essere percepita come un vero e proprio fallimento esistenziale, specialmente quando mancano supporti psicologici adeguati.

Secondo recenti studi, l’ansia da prestazione e la paura del giudizio sociale sono tra le principali cause di disagio tra gli adolescenti italiani. La pandemia ha ulteriormente aggravato questa situazione, portando a un aumento dei casi di depressione e tentativi di suicidio tra i giovani.

Il ruolo della scuola e delle istituzioni

Dopo episodi di questo tipo, torna al centro il dibattito sul ruolo della scuola non solo come luogo di istruzione, ma anche di supporto umano e psicologico. È fondamentale che gli insegnanti e i dirigenti scolastici siano formati per riconoscere i segnali di disagio e attivare tempestivamente un aiuto.

Anche le istituzioni devono intervenire per potenziare le figure degli psicologi scolastici e dei counselor, rendendoli una presenza fissa in ogni istituto.

Il volontariato come ancora di salvezza

L’attività di volontariato alla Croce Bianca rappresentava per il giovane un importante punto di riferimento. Purtroppo, anche il forte senso di responsabilità verso gli altri non è riuscito a fargli superare il dolore personale. La sua esperienza, però, può diventare un esempio per sensibilizzare altri giovani e spingerli a non rimanere soli di fronte alle difficoltà.

Il dolore dei familiari

I genitori, comprensibilmente distrutti dal dolore, si sono chiusi in un rispettoso silenzio. La famiglia ha ricevuto il sostegno dell’intera comunità, delle istituzioni locali e delle organizzazioni di volontariato. Il sindaco di Cairo Montenotte ha proclamato il lutto cittadino e ha espresso vicinanza alla famiglia, ribadendo l’importanza di lavorare per la prevenzione di simili tragedie.

Le indagini ancora in corso

Le forze dell’ordine stanno proseguendo gli accertamenti per chiarire il contesto psicologico e sociale che ha spinto il giovane a compiere il gesto estremo. Oltre al problema scolastico, si indaga anche su eventuali episodi di bullismo, difficoltà relazionali o problemi familiari che potrebbero aver contribuito al malessere del ragazzo.

Un monito per tutti

La storia di questo giovane deve rappresentare un monito per genitori, educatori e istituzioni: è fondamentale essere presenti nella vita dei ragazzi, ascoltarli, comprendere i loro stati d’animo e intervenire prima che il disagio si trasformi in tragedia. Nessun voto, nessuna bocciatura dovrebbe mai avere il potere di togliere il senso della vita a un ragazzo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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