Una giornata di vacanza si trasforma in tragedia
Una vacanza al mare si è trasformata in un dramma irreversibile per una famiglia di Sant’Antimo, in provincia di Napoli). Erano le 10:30 del mattino di domenica 28 luglio quando un uomo di 57 anni si è tuffato in acqua lungo il litorale di Capaccio-Paestum, in località Torre di Mare, ignorando la bandiera rossa esposta per il mare agitato. Pochi istanti dopo, sotto gli occhi della moglie e del figlio di 9 anni, è scomparso tra le onde, senza più riemergere.
Un tuffo fatale nonostante i richiami dei bagnini
Il 57enne si trovava nei pressi del Camping Mare Pineta, in un tratto di costa compreso tra l’oasi dunale di Legambiente e il lido Dream. Nonostante il divieto di balneazione segnalato chiaramente dai bagnini, l’uomo si è lanciato tra le onde. I fischi di avvertimento e i tentativi di dissuasione da parte degli assistenti bagnanti non sono serviti. Quando lo hanno visto in difficoltà, i bagnini si sono tuffati per prestare soccorso, ma le correnti forti e il mare grosso hanno reso l’intervento difficilissimo.
I soccorsi e il tentativo disperato di salvargli la vita
L’allarme è scattato immediatamente: sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Agropoli, la Guardia Costiera con un elicottero partito da Pontecagnano, due ambulanze della Croce Rossa di Capaccio Scalo e della postazione Valcalore di Licinella, oltre a carabinieri e polizia municipale.
Il corpo dell’uomo è stato individuato e recuperato dopo pochi minuti dai caschi rossi. I sanitari hanno tentato manovre di rianimazione per oltre 40 minuti, ma ogni sforzo si è rivelato vano. La moglie e il figlio hanno assistito a tutta la scena, tra urla di disperazione e scene strazianti.
Un dolore che attraversa due comunità
La notizia ha rapidamente raggiunto Sant’Antimo, dove la vittima risiedeva. Un uomo descritto da conoscenti come discreto, tranquillo, un padre amorevole. In tanti hanno espresso cordoglio sui social, sottolineando la drammaticità di una morte improvvisa e crudele, vissuta da chi gli voleva bene in diretta, senza possibilità di intervenire o fare qualcosa.
Le ipotesi sulle cause del decesso
Le cause esatte della morte non sono ancora state accertate con certezza: si ipotizza un malore improvviso o l’incapacità di tornare a riva a causa delle forti correnti. Tuttavia, un dettaglio appare chiaro: il mare era pericoloso, tanto da aver spinto lo staff balneare a issare la bandiera rossa. L’uomo potrebbe aver sottovalutato il rischio, decidendo comunque di entrare in acqua.
La Guardia Costiera ha avviato accertamenti per ricostruire la dinamica completa dell’accaduto. Le autorità hanno effettuato rilievi sul posto e raccolto testimonianze di bagnini e presenti.
H2: Il mare, la tragedia e la responsabilità
Ogni estate, il mare della Campania si trasforma da luogo di svago a teatro di tragedie. Nonostante i segnali, le ordinanze e l’esperienza dei bagnini, il rischio viene troppo spesso ignorato. Questo episodio, che ha strappato un uomo alla sua famiglia in pochi istanti, è un monito doloroso per tutti coloro che sottovalutano le condizioni del mare.
Il litorale di Capaccio-Paestum, amato da residenti e turisti, è stato teatro di una delle giornate più nere dell’estate 2025. Restano la tristezza, la rabbia e un senso di impotenza. Una moglie e un bambino hanno visto spezzarsi una vita davanti ai loro occhi, nel modo più crudele e ingiusto.