Due nuovi casi di violenza contro le donne scuotono il Paese
A Palagonia (Catania) i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un uomo di 60 anni con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una donna romena di 44 anni, residente nel Messinese. La vittima aveva risposto a un annuncio online che offriva un lavoro come badante per anziani e si era recata presso l’abitazione dell’uomo per discutere i termini dell’impiego. Già dai primi momenti, la donna aveva sospettato qualcosa di strano, notando l’assenza della presunta anziana da accudire e la presenza di lattine di birra abbandonate.
Caso Palagonia: 44enne attirata da un annuncio di lavoro e segregata in casa per un mese
Il 60enne avrebbe quindi rivelato che l’offerta lavorativa era solo un pretesto per conoscere donne con cui consumare rapporti sessuali, e avrebbe chiuso a chiave la porta, privandola del cellulare e tenendola prigioniera per circa un mese, durante il quale l’avrebbe picchiata ripetutamente. La salvezza della donna è avvenuta quando l’uomo ha dimenticato il cellulare, permettendole di inviare un messaggio di aiuto a un’amica che ha contattato i carabinieri. Intervenuti immediatamente, i militari hanno liberato la vittima e arrestato l’uomo, che è stato condotto nel carcere di Caltagirone. Le lesioni riscontrate dai medici confermano la violenza subita.
Aggressione a Scandicci: donna rinchiusa in un furgone
A Scandicci (Firenze), invece, un uomo di 51 anni è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona e tentato omicidio. La vittima, una donna di 41 anni, aveva rifiutato le attenzioni dell’uomo, che l’ha tramortita e rinchiusa in un furgone per circa 24 ore, nascondendola sotto delle coperte. Un passante ha notato il comportamento sospetto e ha chiamato il 112, permettendo ai carabinieri di intervenire. La donna presentava ferite alla testa e al volto, compatibili con un’aggressione verosimilmente avvenuta con un martello sequestrato dai militari, ma non è in pericolo di vita. L’arrestato, coltivatore diretto, è ora in custodia mentre le indagini coordinate dalla Procura di Firenze proseguono.
La solidarietà delle istituzioni
La sindaca di Scandicci, Claudia Sereni, ha espresso solidarietà alle vittime e ringraziato il cittadino che ha segnalato la situazione e i carabinieri per l’intervento tempestivo. “Si tratta di episodi gravissimi, che dimostrano come nessun territorio sia esente dal fenomeno della violenza sulle donne. Serve un cambiamento culturale e strutturale nella società”, ha dichiarato la prima cittadina.