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Pakistan, costretta a lavorare a 8 anni e uccisa per aver liberato dei pappagalli: la tragica storia di Zohra Shah

Costretta a lavorare ad appena 8 anni e torturata a morte in Pakistan per aver accidentalmente liberato dei pappagalli dalla gabbia.

Zohra Shah, uccisa e torturata in Pakistan per aver accidentalmente liberato dei pappagalli

La drammatica e triste storia di Zohra Shah è comune, purtroppo, a tanti ragazzini dello Stato asiatico che si ritrovano in tenera età a lavorare presso persone agiate perché la famiglia non può garantirgli un futuro tranquillo o per incomprensibili metodi educativi.

Storie che troppo spesso si consumano nel silenzio e senza che vengano adottate misure rigorose per evitare che ai bambini venga negata la gioia di vivere la loro età.

La piccola lavorava per una ricca famiglia di Rawalpindi

Fa orrore la vicenda di Zohra Shah, uccisa il 3 giugno in un ricco quartiere di Rawalpindi, la quarta città del Pakistan dove chi l’aveva accolta in casa la l’obbligava a lavorare, senza retribuirla, invece di andare a scuola. Un delitto atroce e che ha suscitato sgomento ed indignazione in tutto il mondo.

Il tam tam mediatico su Twitter con il movimento #JusticeForZahraShah

Su Twitter è nato il movimento #JusticeForZahraShah che ha raccolto adesioni e consensi in pochissime ore incassando anche il sostegno di numerosi politici. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine pakistane la piccola è stata portata in ospedale dalla famiglia per la quale lavorava dopo essere stata violentemente pestata per aver liberato i pappagalli.

La polizia allertata dal marito della donna che ha aggredito Zohra

Successivamente la polizia ha precisato che Zohra sarebbe morta per le gravi ferite al Begum Akhtar Rukhsana Memorial Hospital. Ad allertare gli agenti Hasan Siddiqui dopo che la moglie aveva picchiato la bambina colpendola ripetutamente nelle parti intime. “Ha preso a calci la ragazzina, stava sanguinando e c’erano lividi su tutto il suo corpo.” – ha riferito la polizia.

La coppia arrestata dalla polizia

“Abbiamo arrestato la coppia che ha confessato il crimine. Sono stati mandati in custodia cautelare per quattro giorni (fino al 6 giugno)” – ha detto al National l’ agente di polizia Mukhtar Ahmed, che sta indagando sul caso .

La bambina di otto anni veniva da Muzaffargarh, un distretto nel Punjab meridionale a circa 580 chilometri dalla capitale Islamabad. La famiglia della vittima sperava che la ragazzina potesse ricevere una buona educazione dalla coppia alla quale l’avevano affidata.

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