Beppe VessicchioBeppe Vessicchio

Il tributo di Silvia Toffanin al maestro scomparso: un addio pieno di musica e verità

Il 15 novembre Verissimo ha aperto la puntata con un omaggio intenso e rispettoso a Beppe Vessicchio, morto l’8 novembre per una polmonite interstiziale che è precipitata in pochi giorni.
In onda è stata trasmessa la sua ultima intervista, registrata nel 2023, un documento prezioso in cui il maestro si raccontava con sincerità e malinconia.


Il dramma dell’amianto: “Mio padre ne è stato vittima. I miei polmoni sono compromessi”

Nell’intervista, Vessicchio parlava senza filtri della zona in cui era cresciuto, tra Italsider ed Eternit:
«Mio padre è una vittima dell’amianto. Noi non sapevamo nulla dei rischi. Regalavano latte ai dipendenti: doveva ‘depurare’. Quello era già un segnale».

Il maestro aveva spiegato che anche i suoi polmoni portavano i segni di quell’ambiente:
«I miei polmoni non sono di una persona in equilibrio».

Un passaggio che oggi, dopo la sua scomparsa per una malattia respiratoria aggressiva, assume un peso ancora più drammatico.


Il suo Sanremo: “È una festa comandata, ne ho bisogno anche io”

Con la sua consueta ironia, Vessicchio aveva parlato del suo legame indissolubile con il Festival:
«Sanremo è come una festa comandata: Natale, Epifania, Sanremo e Pasqua. Ho bisogno anch’io di questa ritualità».


Il ricordo del padre e il senso della famiglia

Il maestro aveva raccontato anche il momento più doloroso:
«Sono riuscito a salutare mio padre lasciandogli la sensazione che il nostro lavoro stesse andando nella direzione giusta».

E aveva dedicato parole d’amore alla sua famiglia “tutta al femminile”:

  • la moglie Enrica, compagna di una vita (45 anni),
  • la figlia Alessia,
  • la nipote Teresa,
  • le due bisnipotine Alice e Caterina.

«Per loro potrei persino tagliarmi la barba», aveva detto sorridendo.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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