Valeria Bartolucci perde le staffe con Carmelo Abbate e lascia la diretta di Quarto GradoValeria Bartolucci perde le staffe con Carmelo Abbate e lascia la diretta di Quarto Grado

Tensione in diretta: Bartolucci lascia lo studio di Quarto Grado

Una puntata carica di tensione quella andata in onda venerdì 18 luglio su Rete 4. Durante Quarto Grado, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Gianluigi Nuzzi, si è verificato un momento di forte rottura in diretta. Protagonista della scena, Valeria Bartolucci, compagna di Louis Dassilva, attualmente in carcere con l’accusa di aver ucciso Pierina Paganelli, 78 anni, trovata senza vita a Rimini.

Intervistata dal giornalista Carmelo Abbate, Bartolucci ha lasciato lo studio visibilmente scossa dopo un acceso confronto, contestando la narrazione del programma e definendo l’approccio dell’inviato “a senso unico”.


Le schermaglie con Carmelo Abbate

Fin dall’inizio dell’intervista, il clima si è fatto teso. Bartolucci ha sottolineato come, a suo avviso, le indagini siano state condotte con un pregiudizio evidente: “Hanno raccolto 35 indizi? Peccato che le uniche prove impugnabili, la Cam 3 e il DNA, siano decadute. Ma questo sembra non far piacere a nessuno”, ha dichiarato, riferendosi anche al parere del professor Battiato, perito super partes che avrebbe escluso la validità di alcune prove chiave.

Il punto di rottura arriva quando Abbate esprime una sua valutazione personale sul caso: “Leggendo le carte, ho sempre pensato che Dassilva sarebbe stato rinviato a giudizio e condannato. E penso che chi gli vuole bene avrebbe dovuto dirgli: ‘Louis, confessa perché da qui non ne esci’.”


‘Emerge una figura inquietante’

Abbate ha poi rincarato la dose, lasciando intendere che anche Valeria Bartolucci potrebbe avere un ruolo nella vicenda: “Secondo me potrebbero essere coinvolte altre persone, come lei. Ho usato il condizionale, ma leggendo le carte la figura che emerge è inquietante”.

Parole pesanti, supportate da testimonianze raccolte tra colleghe di Bartolucci, che l’avrebbero descritta come “manipolatrice” e “divisiva” nel contesto lavorativo. Inoltre, Abbate ha riportato le dichiarazioni dei figli di Pierina Paganelli, che smentiscono categoricamente l’uso di termini offensivi da parte della vittima, come invece sostenuto da Bartolucci.


La rottura: ‘Non accetto questo processo mediatico’

Visibilmente alterata, Valeria si è alzata dalla sedia: “Questo non è giornalismo. State facendo un processo in TV quando esistono un giudice, un’aula, delle carte vere. Non accetto che si insinui il mio coinvolgimento senza alcuna prova. State giudicando prima del processo.”

Dopo queste parole, Bartolucci ha lasciato lo studio in diretta, lasciando interdetti conduttori e ospiti.


Una vicenda ancora aperta tra giustizia e opinione pubblica

Il processo a Louis Dassilva non è ancora iniziato, ma il caso ha già diviso l’opinione pubblica. Quarto Grado, con la sua impostazione a metà tra cronaca giudiziaria e talk show d’inchiesta, si conferma una vetrina mediatica potente, ma anche controversa.

Il caso Paganelli, già complesso, ora si arricchisce di nuove tensioni: tra verità giudiziaria e verità televisiva, il confine sembra sempre più sottile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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