L’influencer replica sui social: ‘Io vivo per mia figlia, ma ho il diritto di prendermi cura anche di me’
Un messaggio forte, limpido, e soprattutto necessario. Sophie Codegoni, influencer tra le più seguite della sua generazione, è tornata a far parlare di sé non per un nuovo progetto o per un gossip, ma per una riflessione pubblica sulla genitorialità al femminile. Il motivo? Le continue critiche ricevute ogni volta che decide di partire per una vacanza o prendersi del tempo per sé.
Le accuse social: ‘Sei mamma e vai in vacanza?’
In una Instagram story recente, Sophie Codegoni ha deciso di affrontare direttamente un flusso di messaggi sempre più insistenti e – spesso – velenosi. C’è chi, evidentemente, non riesce a concepire che una donna, una madre, possa concedersi un momento di leggerezza o di distacco temporaneo dal proprio ruolo genitoriale. Messaggi come:
“Sei mamma e vai in vacanza?”
sono diventati una costante nel suo feed. Ma la risposta di Sophie è stata netta e non priva di emozione:
“Vi giuro che io questa cosa non la capirò mai. Non è che se diventi mamma ti annulli. Secondo me questa è una cosa di cui dovremmo essere tutti molto consapevoli.”
Il diritto di esistere come donna, oltre che come madre
Sophie, diventata mamma della piccola Celine Blue nel 2023, ha più volte raccontato sui social quanto la maternità l’abbia trasformata e resa più consapevole. Ma non per questo intende rinunciare a se stessa:
“Io dedico la mia vita alla mia bambina perché la amo da morire, è la mia priorità in tutto. Ci passo ogni giornata della mia vita insieme, però ho anche bisogno di prendermi dei momenti per me.”
Parole che risuonano con forza soprattutto tra le giovani mamme che, come lei, si trovano costantemente a fare i conti con un giudizio sociale non richiesto. Come se la maternità dovesse automaticamente significare sacrificio totale e perpetuo, senza più spazi personali, tempo libero, distrazioni.
Una maternità moderna e consapevole: ‘Tutte noi donne abbiamo bisogno di staccare’
La risposta di Sophie va ben oltre la semplice autodifesa. È, a tutti gli effetti, una presa di posizione culturale che mette al centro il diritto delle donne – madri comprese – a prendersi cura della propria salute mentale e del proprio equilibrio personale.
“Secondo me tutte noi donne abbiamo bisogno di staccare, di divertirci, di rilassarci, di pensare a noi. Inevitabilmente un po’ ci annulliamo per i nostri bimbi, è naturale. Ma ritrovare sé stesse è fondamentale.”