Il clamoroso errore di Donnarumma in EstoniaIl clamoroso errore di Donnarumma in Estonia

Tre gol, tre punti, ma anche tre motivi per non stare tranquilli.

L’Italia di Rino Gattuso batte 3-1 l’Estonia a Tallinn e resta in corsa per i playoff Mondiali 2026, ma la sensazione è che la squadra azzurra fatica a trovare la sua identità. Certo il ct cambia e a giusta ragione sperimenta con i 4 attaccanti. Una formula che ha funzionato a metà.

In vantaggio dopo cinque minuti con Kean, l’Italia gioca un primo tempo di spinta e controllo, spreca un rigore con Retegui ma raddoppia con lo stesso attaccante poco dopo. Tutto perfetto, finché Donnarumma non decide di complicare la serata con un errore da film horror che regala a Sappinen il gol dell’1-3.

Gli azzurri ad un passo dal chiudere la pratica 2° posto

Il successo resta importante, soprattutto perché consente agli azzurri di blindare il secondo posto nel gruppo I, ma il gioco resta a tratti scolastico e la tenuta mentale fragile. Dopo la sonante vittoria della Norvegia su Israele (5 a 0) e la mancata goleada con l’Estonia i play off sembrano essere l’unica strada percorribile per tornare al mondiale dopo 12 anni. Nel match di Udine – contestato per problemi politici – con gli israeliani potrebbero chiudere la pratica.

Il migliore è Pio Esposito, che entra al posto dell’infortunato Kean e chiude la gara con freddezza e carattere da veterano.
Gattuso chiede crescita e lucidità: “L’importante è creare, ma dobbiamo essere più cattivi”.
Tradotto: per arrivare al Mondiale serve più continuità e meno leggerezza.


Le pagelle dell’Italia: Kean sfortunato, Tonali a corrente alternata

Donnarumma 4

Ingiustificabile l’errore sul gol di Sappinen: un pallone facile, bloccato male e rimesso in gioco come un regalo. Rovina una partita già vinta. Il simbolo delle insicurezze azzurre.

Di Lorenzo 5,5

Serata interlocutoria. Non soffre, ma non spinge. Si limita al compitino, e da capitano del Napoli ci si aspetta più personalità.

Bastoni 6

Attento e ordinato, anche se il giallo ingenuo lo costringerà a saltare Israele. Non sbaglia nulla, ma non trasmette leadership.

Calafiori 6,5

Tra i pochi ad avere ritmo e convinzione. Copre, anticipa e imposta. Sta crescendo, e si vede: oggi è il difensore più affidabile.

Dimarco 6

Propositivo, ma spesso impreciso nei cross. Prova la conclusione e nel finale costringe Hein a un gran intervento su punizione.


Orsolini 6

Un paio di accelerazioni e tanta confusione. Spreca troppo, non sfrutta gli spazi. Mezzo voto in più per l’assist per Retegui. (Dal 62’ Cambiaso 5,5 – entra distratto, prende un giallo evitabile e offre poco.)

Barella 6

Recupera e imposta, ma si spegne col passare dei minuti. Non è ancora il motore del centrocampo di un tempo. (Dal 77’ Frattesi sv)

Tonali 5,5

Alterna giocate pulite a momenti di frenesia. Sembra cercare fiducia, ma oggi la regia resta scolorita.

Raspadori 5,5

Parte bene, poi scompare. Manca incisività e ritmo. (Dal 62’ Spinazzola 6 – entra bene e serve l’assist del 3-0 con una grande discesa a sinistra.)


Kean 6,5

Torna al gol con una giocata da attaccante puro: dribbling e diagonale secco. Peccato per l’infortunio che lo ferma subito. (Dal 15’ Esposito 7 – entra con personalità e chiude la partita. Il suo primo gol in azzurro profuma di futuro.)

Retegui 6,5

Sbaglia il rigore, ma reagisce da attaccante vero: segna, lotta, pressa. Si conferma fondamentale per l’equilibrio offensivo. (Dal 77’ Cristante sv)


Gattuso (Ct) 6,5

La squadra è viva, ma ancora troppo altalenante. Bene i cambi (Esposito e Spinazzola decisivi), male la gestione del finale. Il progetto cresce, ma serve più concretezza.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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