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Gianni Di Marzio, il calcio italiano piange l’allenatore del popolo che scoprì Maradona

“L’allenatore del popolo”. Così l’ha salutato il figlio, Gianluca Di Marzio, sui profili social. La sintesi più efficace per descrivere Gianni Di Marzio, allenatore, talent scout, dirigente, passionale opinionista di un calcio italiano fatto di sacrifici, passione e genuinità.

Gianni Di Marzio con Diego Armando Maradona

Gianni Di Marzio è scomparso all’età di 82 anni, il figlio: ‘Adesso vai da Diego così potrai finalmente allenarlo’

Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 gennaio il popolare mister ha raggiunto Diego Armando Maradona nel mondo dei giusti. Fu tra i primi a restare abbagliato dal luminoso talento dell’argentino ed a segnalarlo al presidente del Napoli Ferlaino ma all’epoca le frontiere erano chiuse. Il pibe de oro aveva appena 10 anni e Di Marzio parlava ripetutamente del suo talento al presidente del Brindisi, la squadra che l’aveva appena ingaggiato per rimpiazzare Luis Vinicio a metà degli anni 70. “Allenatore del popolo, papà unico, marito passionale e nonno dolcissimo. Non ti dimenticherò mai, non ti dimenticheranno mai e adesso vai da Diego così potrai finalmente allenarlo” – ha scritto il figlio Gianluca, giornalista ed esperto di calciomercato di Sky Sport nel ricordarlo.

I trionfi a Catanzaro, Catania e Cosenza, la Coppa Italia sfiorata con il Napoli

Una carriera lunghissima quella di Gianni Di Marzio, morto all’età di 82 anni. Nonostante l’anno tribolato lasciò si fece subito notare alla guida della Nocerina conquistando al termine della stagione 1971/72 il seminatore d’oro che vinse anche nella stagione 75/76 dopo aver condotto il Catanzaro in serie A. Impresa che aveva sfiorato nella stagione precedente. A suon di risultati arriva sulla panchina del Napoli nel 1977 e in due anni conquista un prestigioso quinto posto (qualificazione Uefa) ed arriva ad un passo dalla vittoria della Coppia Italia, persa a Roma con l’Inter. Nel 1982/83 è artefice della storica promozione del Catania in serie A. Quattro anni dopo firma un’altra impresa: il ritorno del Cosenza in serie B dopo 24 anni.

Chiude la carriera da allenatore a Palermo ma continua a ricoprire un ruolo di primo piano come talent scout per la sua conoscenza sia del calcio italiano che internazionale. Dopo aver scritto per l’Unità inizia in tv una fortunata ed apprezzata carriera da opinionista.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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