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Morto Pelè, O Rei del calcio nel regno dei cieli: record, canzoni… sempre in Fuga per la vittoria

É morto da … O Rei il ragazzino che a 16 anni in Brasile avevano ribattezzato Gasolina in onore di un cantante brasiliano. Poi Pelè si è preso il proscenio, ha vinto tre mondiali e realizzato più di mille gol. Ha incantato il mondo con le sue giocate sopraffine come quando irrise gli svedesi nella finale del 1958.

A 17 anni era già Campione del mondo, il Quartetto Cetra gli dedicò un brano

Era giovanissimo e trascinò la nazionale verdeoro al mondiale con Didi e Vavà… Il Quartetto Cetra dedicò una canzone a quel magnifico triunvirato della pelota. Nel 1970 sembrava come fosse sospeso in cielo quando prese il tempo a Burgnich e trafisse Albertosi nella finale contro l’Italia in Messico… E poi quella rovesciata simbolo del film Fuga per la vittoria, dove recitò la parte del grande campione e trascinatore che era con Sylvester Stallone portiere di fortuna ‘para rigori’.

Maradona lo ospitò nella sua trasmissione e si divertirono a palleggiare insieme. Difficile dire chi sia stato più forte, ci scherzavano anche loro e sicuramente lo faranno anche ora che si sono ritrovati insieme con il pibe de Oro che lo accoglierà scherzosamente cantando Maradona è meglio ‘e Pelé. In realtà si tratta di due leggendari giganti del calcio che resteranno sempre un punto di riferimento per chi fa calcio. L’ultimo post l’ha dedicato a Messi in occasione del trionfo dell’Argentina in Qatar poi le commoventi immagini diffuse dalla figlia dal suo capezzale.

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Edson Arantes do Nascimento si è spento all’età di 82 anni. La stella brasiliana soffriva di un cancro al colon ed era stato ricoverato all’ospedale Albert Einstein, a San Paolo, dove il suo corpo ha smesso di rispondere alle cure fino al ferale annuncio della notte avvenuto giovedì 29 dicembre.

Pelé ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport. Nato il 23 ottobre 1940, ha iniziato a brillare nel Santos in giovane età, esordendo nel 1956 e rimanendo fino al 1974. A soli 16 anni era il più giovane marcatore nel torneo in Brasile nel 1957.  Durante la sua carriera ha segnato 1.281 gol, di questi  767 in 831 partite ufficiali. 

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Una vita nel Santos, chiuse la carriera in Usa con il Cosmos, solo il cancro al colon non è riuscito a dribblare

I record in carriera di Pelé sono innumerevoli e fino ad oggi mantiene record difficili da battere. L’idolo del calcio mondiale è il giocatore con più Mondiali al suo attivo dopo aver vinto con la squadra brasiliana i Mondiali di Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970. Ma non solo, detiene anche il primato di campione del mondo più giovane della storia con soli 17 anni.

Dopo aver lasciato il Santos nel 1974, Pelé decise di andare a giocare a calcio negli Stati Uniti difendendo la  maglia dei New York Cosmos. Il 1 ottobre 1977, Pelé salutò il calcio davanti a 75.000 spettatori in un duello in cui si affrontarono le sue due squadre, Santos e NY Cosmos.

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Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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