Italia travolta a Oslo: qualificazione mondiale già a rischio
Una sconfitta netta, bruciante, senza appello. L’Italia di Luciano Spalletti crolla al debutto nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, travolta per 3-0 da una Norvegia brillante, intensa, spietata. I gol di Sorloth, Nusa e Haaland nel primo tempo chiudono la pratica già prima dell’intervallo.
Un primo tempo umiliante per gli Azzurri, svuotati, confusi, senza reazione. Nella ripresa non arriva nemmeno la dignità del riscatto. Il primo tiro verso lo specchio della porta arriva al 91′ con Lucca che chiama Nyland ad un intervento che fa felici i fotografi. Spalletti sprofonda, il gruppo si squaglia e il sogno mondiale prende subito una piega inquietante. Vediamo nel dettaglio le prestazioni dei singoli. Il cammino già in salita.
L’unico tiro in porta azzurro al 91′
L’Italia non può sbagliare un colpo nella speranza di arrivare a novembre al match di ritorno con la Norvegia con la possibilità di ribaltare una situazione che sembra già complicata. In caso contrario bisognerà nuovamente aggrapparsi ai play off con gli ultimi due precedenti che fanno tremare vene e polsi.
Pagelle Italia: la notte più nera, voto per voto
Gianluigi Donnarumma – 6
Tra i pochi a salvarsi. Prende tre gol ma evita che il passivo diventi ancora più pesante con almeno due ottimi interventi. Lasciato solo.
Giovanni Di Lorenzo – 5
Travolto dall’intensità norvegese. Male in marcatura, disorientato sulle sovrapposizioni. Lento e spaesato.
Federico Coppola – 5.5
Il meno peggio della difesa a tre. Prova qualche chiusura, ma non tiene il passo di Haaland e Sorloth. Esordio da dimenticare.
Alessandro Bastoni – 5
Disastroso in impostazione: suo l’errore che innesca l’azione dello 0-1. Spaesato e spesso fuori posizione. Peggiore dei tre dietro.
Davide Zappacosta – 5
Corre, ma quasi sempre a vuoto. Non salta mai l’uomo, non incide. Sostituito nella ripresa, in ritardo su tutto.
Nicolò Barella – 5
Lento, prevedibile, senza idee. Il motore dell’Inter è irriconoscibile: sbaglia tanto e non si impone mai nel mezzo.
Nicolo Rovella – 4.5
Ingenuo, timido, completamente fuori ritmo. Travolto dai mediani norvegesi. Viene giustamente tolto all’intervallo.
Sandro Tonali – 4.5
Peggio ancora: uno dei peggiori in campo. Mai nel vivo del gioco, mai una verticalizzazione, mai una lettura giusta. Male anche in copertura.
Destiny Udogie – 5
Timido, timoroso, lontanissimo dal brillante terzino ammirato in Premier. Non affonda, non difende. Cambiato nel finale.
Giacomo Raspadori – 4.5
Si divora l’unica mezza occasione del primo tempo. Poi sparisce. Troppo leggero, mai pericoloso.
Mateo Retegui – 4.5
Non tocca un pallone utile. Isolato e senza supporto, ma anche troppo statico. Irriconoscibile rispetto agli esordi azzurri.
Subentrati:
Davide Frattesi – 5.5
Entra con voglia, ma anche lui si perde presto nel nulla tattico della squadra.
Riccardo Orsolini – 6
Almeno prova qualche accelerazione sulla fascia. Poco supportato.
Lorenzo Lucca – 6
Qualche sponda, qualche duello vinto. Poco per incidere, ma meglio di Retegui.
Federico Dimarco, Samuele Ricci – sv
Ennesimi cambi senza impatto.
Luciano Spalletti – 4
Sconfitta pesantissima. L’Italia è impresentabile: disordinata, lenta, vulnerabile. Squadra senza anima né idee. I cambi arrivano tardi e non cambiano nulla. Esame fallito.
Prossimo match: tutto da rifare contro la Moldova
Lunedì a Reggio Emilia arriva la Moldova, avversario sulla carta modesto. Ma se l’Italia vista a Oslo non cambia completamente pelle, anche quella partita rischia di diventare un incubo. Serve una svolta. E serve subito.