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Oxana Pavlyk, la stella della pallamano che fece grande Salerno muore a 46 anni: sognava la pace per la sua Ucraina

Ha lottato con coraggio per battere il più subdolo degli avversari. Quelli che Oxana Pavlyx seminava sul campo e abbatteva con conclusioni potenti come saette che disintegravano le porte avversarie.

Oxana Pavlyk stroncata a 46 anni da un terribile male

Ucraina di Zaporižžja, tra le città devastate dal conflitto con la Russia, si è spenta all’età di 46 anni a Salerno, la città che l’aveva adottata non solo sportivamente e con la quale aveva scritto pagine memorabile della pallamano. La sua seconda ‘patria’ con Oxi, come la chiamavano compagne e amici, che aveva vestito con orgoglio la maglia della nazionale azzurra dopo essere stata naturalizzata.

In Campania Oxana Pavlyk era arrivata nel 2004 (aveva 26 anni) lasciando subito il segno con la Pelplast Salerno con le sue inarrestabili cavalcate dall’angolo destro che mandavano in visibilio il PalaPalumbo. Scudetto e Coppa Italia sollevata al cielo, i primi trionfi di una bacheca diventata sempre più luccicante con il trascorrere degli anni. Seguì Pisapia, Loria e Fiorillo nella nuova avventura alla Pdo Salerno segnata dal ritorno in massima serie, da due scudetti, Coppa Italia, Supercoppa italiana e Handball Trophy.

Morto Alessandro Talotti a 40 anni: da aspirante calciatore a campione nel salto in alto, era diventato papà a ottobre

Da Zaporižžja a Salerno nel 2004, gli scudetti con Pelplast e Pdo

Una magnifica avventura che si è conclusa a 40 anni quando ha riposto nel cassetto la numero 22 per tuffarsi in nuove esperienze lontano dal campo fino a quando un terribile male non l’ha sottratta prematuramente agli affetti più cari e spento il suo sorriso ad un mese dal 47esimo compleanno.

La compagna di squadra Pina Napoletano è rimasta fino all’ultimo al suo fianco. I commossi messaggi di cordoglio condivisi sui social fin quando si è diffusa la notizia della morte sono un ulteriore testimonianza di come Oxana Pavlyk sia entrata nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla.

“Sei stata la migliore amica che ho mai avuto, in realtà più di una sorella, abbiamo condiviso tante cose e ti vedo anche in ogni luogo della mia casa e tu sai perché. Ho imparato tanto da te fino alla fine soprattutto la dignità. Forte ma al contempo fragile, mi mancherai da morire Amica mia” – ha scritto Cinzia Vaiola, amica e tra le atlete che ha fatto la storia della pallanuoto salernitana.

I funerali alla chiesa Santa Croce di Salerno

Un anno fa, durante l’evento In Vino Civitas, strinse la bandiera dell’Ucraina come ambasciatrice della pace e brindò nella speranza di una rapida conclusione di un conflitto che continua a seminare morte e distruzione. I funerali saranno celebrati alle 10 di venerdì 4 agosto alla chiesa di Santa Croce a Torrione.

Oxana Pavlyk con la bandiera della sua Ucraina
Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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