Un pubblico numeroso e attento ha preso parte oggi, presso la Sala Marchesi dell’Hotel San Luca di Battipaglia, al seminario “Autismo ed Inserimento Lavorativo: Progetto Job Coach”, promosso dall’ente ECM ViTer Formazione. L’evento ha riunito oltre un centinaio di specialisti tra neuropsichiatri, psicologi, educatori, terapisti e operatori del terzo settore, con l’obiettivo di approfondire approcci e strategie per l’inclusione lavorativa delle persone con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD).
Il lavoro come pilastro del progetto di vita
Punto focale della giornata è stato l’intervento della dottoressa Chiara Ferrari, psicoterapeuta e analista del comportamento, nonché responsabile scientifica dell’iniziativa. «Il lavoro non è solo un traguardo economico», ha spiegato, «ma un potente strumento di crescita personale e sociale. Favorisce l’autonomia, l’autostima e la percezione del proprio valore».
Secondo Ferrari, è necessario andare oltre l’assistenzialismo, puntando su percorsi strutturati, motivanti e realmente personalizzati. Il lavoro, ha detto, è «un modo per costruire competenze trasversali, come l’organizzazione, la capacità di relazionarsi, la gestione dello stress».
L’approccio multidisciplinare del progetto
La dottoressa Margaret Abbate, coordinatrice del progetto Job Coach, ha illustrato gli aspetti operativi del modello. «Al centro del progetto c’è la figura del job coach: un professionista specializzato nell’accompagnamento della persona autistica nel percorso lavorativo, dalla formazione all’inserimento in azienda».
Il progetto prevede una presa in carico globale, con il coinvolgimento di scuole, famiglie, servizi sanitari e aziende. «Vogliamo costruire ponti concreti tra il mondo del sociale e quello del lavoro», ha ribadito Abbate, «perché la vera inclusione si misura sul campo».
Il ruolo delle aziende e la visione del futuro
A sottolineare l’importanza del coinvolgimento delle imprese è stata la dottoressa Elisa Vitolo, direttrice del Centro di Medicina e Riabilitazione San Luca. «Abbiamo attivato partnership con diverse aziende del territorio per facilitare l’inserimento lavorativo dei ragazzi del Polo Autismo. Il nostro obiettivo è accompagnarli nei primi anni di attività, offrendo supporto anche agli ambienti lavorativi».
Vitolo ha aggiunto che il nome stesso dell’incontro non è casuale: «‘Job Coach’ è un titolo programmatico, perché crediamo nel valore dell’allenamento delle competenze e nel supporto umano e professionale a lungo termine».
Un impegno condiviso e apprezzato
L’iniziativa si è chiusa con numerosi interventi dal pubblico, segno di un forte interesse verso il tema. ViTer Formazione si conferma così un punto di riferimento per l’aggiornamento scientifico in ambito educativo e sanitario, rafforzando il legame tra ricerca, pratica clinica e inclusione sociale.
Il seminario ha rappresentato un passo importante nella promozione di una cultura del lavoro realmente accessibile e sostenibile per tutti, dimostrando come, con i giusti strumenti, ogni barriera possa essere superata.