Aurora ManiscalcoAurora Maniscalco

Cosa rivela il documento mostrato a “Morning News”?

Nel corso della puntata di “Morning News” (lunedì 1° settembre, Canale 5) è stato mostrato un documento inedito sul caso di Aurora Maniscalco, hostess siciliana morta a Vienna nella notte tra il 21 e il 22 giugno dopo una caduta dal balcone. Lo scambio di mail tra l’avvocato della famiglia, Alberto Raffadale, e un legale austriaco smentisce quanto riportato nel rapporto della polizia austriaca: le due donne citate come testimoni oculari avrebbero negato di avere visto Aurora «andare sul balcone e saltare» e non avrebbero mai reso una deposizione ufficiale.

Perché questo passaggio è decisivo per l’inchiesta?

La presunta base testimoniale che sosteneva l’ipotesi del suicidio viene così messa in discussione. Il documento afferma che nel rapporto di polizia le dichiarazioni sarebbero state citate in forma riassuntiva e non corrispondenti al vero almeno per una delle due donne. Se confermato, il punto potrebbe ri-orientare le valutazioni della magistratura austriaca e alimentare la richiesta della famiglia di nuove indagini.

Le parole della madre e i segni sul corpo

In diretta, la madre Giada Cucina ha ribadito i suoi dubbi: «Per quanto mi riguarda, a mia figlia è stata tolta la possibilità di uscire viva da quella casa». La donna ha ricordato di avere visto, durante visite a Palermo, lividi e segni sulle braccia, come da calci o morsi. In trasmissione è stato citato anche un dettaglio anatomico: un’abrasione non limitata al braccio sinistro ma estesa al fianco verso la gamba, elemento che potrebbe suggerire il trascinamento prima della caduta. Si tratta di indicazioni giornalistiche che richiedono riscontro medico-legale.

Quali sono le versioni e le contraddizioni da chiarire?

Secondo i familiari, anche il fidanzato avrebbe fornito versioni non coincidenti in momenti diversi, circostanza già emersa nei servizi TV. La difesa della famiglia chiede che si approfondiscano tempi, dinamiche nell’appartamento, eventuali tracce sul luogo e l’uso del telefono: la madre ha detto di aver inviato un messaggio WhatsApp alle 20:00 senza ricevere risposta. Restano da chiarire presenza di terzi, eventuali liti e rumori segnalati quella notte.

Cosa può succedere adesso?

Alla luce del documento, i legali di parte intendono formalizzare una nuova istanza alle autorità austriache per la riapertura degli accertamenti sulla morte di Aurora Maniscalco: audizione formale delle due donne indicate nel rapporto, acquisizione integrale degli atti, perizia sulle lesioni compatibili con trascinamento e confronto con tracce ematiche o biologiche. La famiglia, che esclude il suicidio, chiede «verità e giustizia» nel rispetto dei tempi e delle procedure.

Un caso che interroga media e istituzioni

La vicenda evidenzia la necessità di trasparenza nella comunicazione delle indagini, evitando conclusioni affrettate e garantendo diritti della difesa e tutela della memoria della vittima. Il confronto tra atti ufficiali, documenti televisivi e testimonianze dovrà passare da verifiche autonome e tecniche per stabilire una ricostruzione coerente e provata.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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