Le perquisizioni e i nuovi dubbi
Il nome di Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, torna al centro della cronaca giudiziaria. Dopo le perquisizioni ordinate dalla Procura di Pavia, la famiglia ha deciso di rompere il silenzio attraverso la trasmissione Quarto Grado.
Il “pizzino” e le spiegazioni della famiglia
Al centro dell’attenzione, un appunto in cui comparirebbe la scritta “Venditti gip archivia X 20-30 euro”. Giuseppe Sempio ha spiegato: “Era un mio pizzino, ma quei soldi non avevano alcun significato particolare. Probabilmente erano per marche da bollo o spese legali. Nessun pagamento illecito”.
La difesa legale
Gli avvocati di Andrea Sempio, Massimo Lovati e Angela Taccia, hanno chiarito che quelle frasi intercettate erano parte di consigli legali: “Gli dissi di non ricordare se non c’era memoria precisa. Nulla di più”. Quanto al generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, è emerso un pagamento regolare per una consulenza tecnica del 2017.
La replica di Garofano
“Respingo con forza ogni illazione – ha dichiarato Garofano –. Ho svolto un incarico tecnico per la difesa di Sempio, con regolare bonifico e fattura. Non ci fu alcun atto depositato, perché fu una scelta degli avvocati”.
‘Venditti? Lo abbiamo visto solo una volta’
Durissima anche la madre di Andrea, Daniela Ferrari: “Quella contro Venditti è una schifezza. Lo abbiamo visto solo una volta, nel 2017. Mai un soldo da noi”. La vicenda resta intricata, ma la famiglia Sempio ribadisce la propria estraneità a ogni accusa di corruzione.