Errore al concorso per 2.700 funzionari dell’Agenzia delle EntrateErrore al concorso per 2.700 funzionari dell’Agenzia delle Entrate

L’errore nel test del 31 ottobre: la domanda incriminata

Durante la prova scritta del concorso per 2.700 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, svolta il 31 ottobre 2025 alle 9.30, è stato individuato un errore grave in uno dei quesiti della busta numero 2. La domanda chiedeva quale fosse il “regime contabile naturale” per le società di capitali con ricavi non superiori a 500.000 euro. Nella griglia Formez, la risposta corretta indicata era “contabilità semplificata”. Un’indicazione però contraria alla legge: le società di capitali, infatti, sono obbligate per norma ad adottare sempre la contabilità ordinaria, indipendentemente dall’ammontare dei ricavi.

Il D.P.R. 600/1973 è chiaro: S.p.A, S.r.l. e S.a.p.a. devono tenere la contabilità ordinaria sin dalla costituzione. Il regime semplificato riguarda solo imprese individuali e società di persone sotto una certa soglia di ricavi. L’errore presente nella banca dati ha tratto in inganno numerosi candidati che, terminata la prova, hanno segnalato la discrepanza.


La risposta dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia ha confermato l’errore con un avviso ufficiale diffuso il 6 novembre 2025. Nel documento si legge: “Per un mero errore materiale è stata indicata come corretta la risposta A (‘contabilità semplificata’) invece della B (‘contabilità ordinaria’)”. Sono state disposte la nuova correzione dei questionari della sola sessione del 31 ottobre ore 9.30 e la pubblicazione degli esiti aggiornati.

La Commissione ha precisato che l’errore non coinvolgerà le altre sessioni del concorso e che la rettifica è già in corso. Le graduatorie definitive saranno pubblicate dopo la revisione.


La protesta dei candidati e i rischi di ricorso

Per molti candidati si tratta di un errore “macroscopico”. Alcuni avevano risposto correttamente secondo la normativa, ma sono stati penalizzati dalla griglia sbagliata. Altri, fidandosi delle regole concorsuali, hanno selezionato la risposta errata indicata come ufficiale.

L’intervento dell’Agenzia ha scongiurato il rischio di ricorsi collettivi, ma ha acceso i riflettori sull’affidabilità delle banche dati Formez e sul controllo dei quiz nei concorsi pubblici. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla qualità delle prove, soprattutto in selezioni dove pochi errori possono determinare l’esclusione.


Cosa succede ora: tempi, correzioni e graduatorie

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che verranno ricalcolati solo i punteggi della sessione interessata. Non sarà necessario ripetere la prova. Una volta completata la rettifica, saranno aggiornati gli esiti sul portale ufficiale. La procedura dovrebbe concludersi entro pochi giorni, prima della pubblicazione delle graduatorie finali.

Per i candidati penalizzati, la nuova correzione potrebbe determinare il passaggio alla fase successiva del concorso o l’accesso in graduatoria. L’obiettivo dell’Ente è garantire uniformità, equità e rispetto della normativa fiscale.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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