Suleiman Obeid è stato ucciso durante un raid israeliano a GazaSuleiman Obeid è stato ucciso durante un raid israeliano a Gaza

Suleiman Obeid, la tragica morte del volto simbolo del calcio palestinese

Suleiman Obeid, ex capitano della nazionale di calcio della Palestina, è stato ucciso mercoledì 6 agosto a Gaza in un raid israeliano mentre era in fila per ricevere aiuti umanitari. Aveva 41 anni. La notizia è stata confermata dalla Federazione calcistica palestinese, che ha ricordato con dolore la figura di uno degli atleti più rappresentativi nella storia sportiva del paese.

Obeid era conosciuto come il “Pelé palestinese” per il suo stile di gioco e il suo talento offensivo. Nella sua lunga carriera ha segnato oltre 100 gol, partecipando a competizioni di livello internazionale come la Challenge Cup asiatica del 2012 e le qualificazioni ai Mondiali del 2014.

La dinamica dell’attacco

Il raid in cui ha perso la vita Obeid è avvenuto nella zona meridionale della Striscia di Gaza, nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti. Secondo fonti mediche, almeno 18 persone sono state uccise nello stesso attacco. La crisi umanitaria si aggrava ogni giorno: oltre 1.300 palestinesi sono morti nei pressi di centri di aiuto dalla fine di maggio.

Obeid si trovava lì, come tanti altri, in cerca di cibo per sé e la sua famiglia. Lascia una moglie e cinque figli.

Fame e carestia a Gaza

Secondo il Ministero della Salute dell’enclave, nelle ultime 24 ore si sono registrati altri quattro decessi per malnutrizione, portando a 197 il numero delle vittime della fame dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023. Di queste, 96 sono bambini. La situazione si aggrava, anche a causa delle restrizioni imposte da Israele agli aiuti umanitari.

Una carriera luminosa interrotta dalla guerra

Suleiman Obeid aveva ufficialmente annunciato il ritiro dal calcio nel 2023, dopo una carriera durata oltre due decenni. Era diventato simbolo della squadra Khadamat al-Shati, con cui aveva vinto la Scarpa d’Oro della Striscia di Gaza per tre stagioni consecutive, dal 2016 al 2018.

A livello internazionale, ha disputato 24 partite con la nazionale, segnando due gol. Il più celebre fu una spettacolare rete in rovesciata contro lo Yemen nel campionato della Federazione calcistica dell’Asia occidentale del 2010. Un gesto tecnico che è entrato nella memoria collettiva dello sport palestinese.

Lo sport palestinese sotto assedio

Obeid è solo l’ultimo di una lunga lista di atleti e ex atleti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato da Jordan News, sono già oltre 660 i nomi di sportivi che hanno perso la vita nel conflitto.

La sua scomparsa getta un’ombra drammatica sul futuro dello sport nella regione, privando i giovani di modelli positivi e punti di riferimento.

Reazioni e cordoglio internazionale

La Federazione calcistica palestinese ha diffuso una nota di profondo cordoglio: “Nel corso della sua lunga carriera, Obeid ha segnato più di 100 gol, diventando una delle stelle più brillanti del calcio palestinese”. Il mondo sportivo mediorientale e internazionale si è unito nel lutto, chiedendo maggiore attenzione alla situazione umanitaria nella Striscia.

@notizie_audaci72 Era soprannominato il Pele palestinese… #suleimanobeid è morto durante un raid mentre aspettava aiuti umanitari a #Gaza #palestina ♬ suono originale – Giuseppe D'Alto

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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